da Dr. Alberto Di Muria
Padula-L’impiego dei farmaci antinfiammatori, i cosiddetti FANS, incluso il Naproxene, è associato a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto, con l’inizio del rischio che si verifica durante la prima settimana della terapia e un rischio più pronunciato a dosi più elevate, secondo i risultati di una revisione sistematica e meta-analisi dei dati dei singoli pazienti nel mondo reale pubblicati sul British Medical Journal.
I rischi cardiovascolari dei FANS sono ben noti, con dati che dimostrano che questi farmaci aumentano il rischio di infarto miocardico acuto, ictus e insufficienza cardiaca. Per comprendere meglio gli effetti dei FANS sui rischi di infarto miocardico acuto, i ricercatori hanno valutato gli studi inseriti nelle banche dati sanitarie canadesi ed europee per determinare la tempistica di questo rischio, l’effetto della dose, l’impatto della durata del trattamento e i rischi comparativi tra gli antinfiammatori.
L’analisi ha incluso studi che hanno valutato l’uso specifico dei farmaci antinfiammatori, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi-2, i cosiddetti Cox-2, e hanno confrontato il rischio di infarto miocardico acuto tra gli utilizzatori e i non-utilizzatori di questi farmaci. Lo studio ha coinvolto 446.763 pazienti; di questi 61.460 hanno sofferto di un infarto miocardico acuto.
I risultati dell’analisi hanno mostrato che l’uso corrente dei FANS, definito come qualsiasi dose per 1-7 giorni, era associato a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto. L’analisi non ha mostrato che il Naproxene fosse più sicuro di qualsiasi altro FANS.
Inoltre, dosi più elevate sono state associate anche a una tendenza verso un rischio più elevato di infarto miocardico acuto. L’impiego di una dose elevata per 8-30 giorni è risultato particolarmente dannoso per Ibuprofene, Naproxene e Rofecoxib.
I risultati della meta-analisi dei singoli pazienti ha indicato che il rischio di infarto miocardico acuto aumenta immediatamente dopo l’esposizione ai FANS. I ricercatori hanno osservato che una maggiore durata del trattamento non sembra essere associata a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto. Inoltre, il rischio di infarto miocardico acuto sembra diminuire nel tempo a partire dall’ultimo impiego di un FANS.
Sulla base delle evidenze emerse dell’analisi corrente, i ricercatori sottolineano che si dovrebbe valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio quando si assumono i farmaci antinfiammatori, utilizzando preferenzialmente la più bassa dose efficace. Infatti, questo rischio sembra aumentare immediatamente dopo l’inizio della terapia ed è maggiore quando si utilizzano più alti dosaggi di antinfiammatori.