Dr. Pietro Cusati (Giurista – Giornalista)
Roma ,14 dicembre 2020 . ‘’La mia opinione è che il Presidente Macron non avrebbe dovuto concedere la Legion d’onore ad un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di efferati crimini. Lo dico per la memoria dello sventurato Giulio Regeni, ma anche per la Francia, per l’importanza che quel riconoscimento ancora rappresenta dopo più di due secoli dalla sua istituzione’’. “L’assassinio di Giulio Regeni rappresenta per noi italiani una sanguinosa ferita e un insulto, mi sarei aspettato dal Presidente Macron un gesto di comprensione se non di fratellanza, anche in nome di quell’Europa che ,insieme ,stiamo così faticosamente cercando di costruire, ha scritto Augias nella missiva che ha consegnato all’ambasciatore francese. La Legion d’Onore è un antico ordine cavalleresco e la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica Francese. Un esempio di meravigliosa coerenza, grazie a Corrado Augias per la decisione di restituire la Legion d’onore poiché è la stessa onorificenza consegnata ad Al Sisi. L’esempio di Augias è di meravigliosa coerenza e di sostegno per le cause per i diritti civili. Lo hanno detto Paola e Claudio Regeni, genitori del ricercatore ucciso al Cairo nel 2016.“Andrò all’Ambasciata di Francia per restituire le insegne della Legion d’onore a suo tempo conferitemi. Un gesto puramente simbolico , il giornalista e scrittore Corrado Augias ha deciso di restituire la più alta onorificenza della Repubblica francese, avuta nel 2007, allo scopo di rendere omaggio alla memoria di Giulio Regeni. Nel corso della sua ultima visita in Francia anche il Presidente egiziano Al-Sisi è stato insignito con la stessa onorificenza. “La mia opinione è che il Presidente Macron non avrebbe dovuto concedere la Legion d’onore ad un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di efferati criminali” ha spiegato Augias.Nato a Roma, il 26 gennaio 1935 ,in una famiglia di origine Francese,di Tolone,laureato in giurisprudenza , Corrado Augias ,oltre alla professione di giornalista, che lo ha sempre affascinato,scrittore giallista, si è distinto nella scrittura di gialli ed è anche un autore teatrale,raffinato saggista ,conduttore e autore televisivo. Ma c’è anche la passione per la politica, che nel 1994 lo ha visto eletto deputato europeo nelle liste del Partito Democratico della Sinistra dell’Italia meridionale ,come indipendente. Tra i suoi libri di maggior successo :I segreti di Parigi, I segreti di Londra, I segreti di New York, I segreti di Roma, I segreti di Istanbul, Inchiesta su Gesù e Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce una religione. Dal 2015 al 2019 ha scritto e condotto Quante storie, trasmissione di Rai 3 che ha raccolto l’eredità di Le storie – Diario italiano. È socio onorario dell’associazione Libera Uscita per la legalizzazione dell’eutanasia.
Negli anni hanno ottenuto il riconoscimento della legion d’onore, tra gli altri, Platini, Eastwood, Lynch, Pennac, Calvino, Eco, Enrico e Gianni Letta, Prodi, Bonino e D’Alema. Un gesto di protesta per la scelta di Emmanuel Macron di conferire, in una cerimonia privata, la stessa onorificenza ad Abdel Fattah al-Sisi, il Presidente dell’Egitto. A renderlo noto lo stesso scrittore in una lettera su Repubblica, testata con la quale Augias collabora da tempo, indirizzata al direttore Maurizio Molinari.’’So anche che esiste una misura e credo che in questo caso la misura del giusto sia stata superata, anzi oltraggiata. Credo che il presidente Emmanuel Macron in questo caso abbia fatto una cosa ingiusta. Dove e quali sono i meriti del presidente Al-Sisi? – si chiede Augias – Il comportamento delle autorità egiziane, a partire dal suo presidente Abdel Fattah al-Sisi, è stato delittuoso, ha violato i canoni della giustizia, prima ancora quelli dell’umanità. Ora l’Italia si trova di fronte un’autentica alternativa del diavolo. Rischia di sbagliare – scrive Augias – qualunque decisione prenda. Se manterrà normali relazioni diplomatiche con l’Egitto sembrerà tradire la memoria di un bravo ricercatore universitario torturato e ucciso per il lavoro accademico che stava svolgendo. Se li interromperà sarà sostituita, tempo pochi giorni, da altri Paesi in molti fruttuosi rapporti commerciali e industriali. In un caso e nell’altro una perdita secca, anche se di diversa natura. I rapporti tra Stati (come ogni rapporto politico) sono regolati dal calcolo, certo non dalla generosità né dall’amicizia, nemmeno dai legami secolari che pure esistono tra Italia e Francia. Però c’è un limite che non dovrebbe essere superato, ci sono occasioni in cui anche i Capi di Stato dovrebbero attenersi a quella che gli americani chiamano the right thing, la cosa giusta.