Maddalena Mascolo
SASSANO – E’ tutto uno sfavillio di colori il Giro d’Italia. Fin dal primo mattino Sassano, il paese delle orchidee selvatiche, sembra avvolto nelle mille sfaccettature del colore dei girini: il rosa. Finanche i gerani, che da queste parti non sono tra i primi fiori in classifica, non mancano sui balconi, nei giardini e nelle aiuole stradali, ovviamene doverosamente rosa. Lungo tutto il percorso di gara, ritagliato nel cuore del paese tra Silla, Ponte Chianche, Varco Notar Ercole e di nuovo Silla, è tutto un rifiorire di rosa; anche i cartelli stradali appositamente creati per indirizzare i visitatori verso il Villaggio del Giro sono stati creati con pannelli a sfondo rosa. La gazzetta dello Sport e per essa la RCS-Sport non può che essere felice dell’organizzazione che il sindaco Tommaso Pellegrino e tutto il suo staff hanno saputo dare a questo che è e rimarrà a lungo come il <<momento storico sportivo più importante della storia di Sassano>>. E poi c’è il colore ed anche il calore della gente, corsa a frotte (alcune migliaia) non solo da Sassano ma da tutte le parti del Vallo di Diano verso las linea di partenza fissata proprio dinanzi al Villaggio creato da nulla all’interno del meraviglioso scenario di tanti colori che madre natura ha dato a questo paese e che la Rai, nella trasmissione Giromattina condotta da Marino Bartoletti, ha sapientemente rimandato ai milioni di telespettatori che hanno goduto di tutti i colori che promanano dagli schermi fin dentro i salotti di casa. Infine, quello che colpisce di più, sono i colori sfavillanti e sgargianti in una sorta di arcobaleno naturale dei corridori-ciclisti schierati in gruppo sulla linea del via nell’attesa che la bandierina, anch’essa, a tre colori, si abbassi. Quello che colpisce è il tripudio dei tanti scolaretti della locale scuola elementare con tanto di cappellino giallo, maglietta bianca con la scritta della scuola, bandierina multicolore e nacchera rumorosa. Il loro colore, il loro calore, il loro rumore rimbomba nella vallata, sono poco più di un centinaio, sembrano migliaia, tanta è la loro felicità e non solo per il fatto di aver lasciato per qualche ora i banchi di scuola. Ma c’è’ anche il colore dei cronisti, compassati e anche in erba, comunque colorati anche loro, entusiasti prima ancora che attenti alla cronaca, ma non fa niente, è il Giro che chiama e che richiede anche questo. Poi il via, qualche secondo con il fiato sospeso, poco dopo il silenzio assoluto, sui volti di tutti traspare una certa delusione, tutto è finito in un soffio, come un sogno rimane nella mente qualche immagine e qualche commento. Subito riprende il vociare, colorato e colorito, si ritorna all’attualità mentre i ciclisti si allontanano sullo sfondo di un rettilineo che sembra infinito, tutti a piedi lentamente, come se si volesse ritardare il momento del ritorno alla vita ed alla quotidianità di tutti i giorni. Dalla villa comunale stanno scomparendo tutti i colori, rimane immobile il verde del tappeto di erba, fortunatamente il rosa rimarrà ancora per molto sui balconi, nelle strade, nelle aiuole e sui cartelli stradali. La festa a Sassano continua, fortunatamente, c’è la Valle delle Orchidee selvatiche e dai mille colori che aspetta il pubblico già per questo week-end e per quelli successivi fino al 1° giugno prossimo quando tutti si ritroveranno in montagna per la conclusione festiva e festosa ed anche per ricordare, perché no, la due giorni meravigliosa del Giro d’Italia. Sto ritornando anche io mestamente verso Varco Notar Ercole dove ho lasciato la macchina, incontro un vispo vecchietto che mi fa: “Ma che cos’è tutta questa confusione ??”. <<E’ il Giro !!>> gli rispondo, e continuo per la mia strada.