L’Antitrust ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair DAC, primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia. Secondo l’Antitrust il vettore danneggerebbe le agenzie di viaggio e i consumatori cercando di estendere il proprio potere di mercato anche nell’offerta di altri servizi turistici. Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici, hotel e noleggio auto, ai danni delle agenzie di viaggio , online e offline , e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. In particolare, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto. La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei , che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi , avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione. Inoltre l’Antitrust il 18 settembre 2023 aveva avviato un’istruttoria nei confronti della società Robert Bosch GmbH per verificare l’ipotesi di abuso di posizione dominante sul mercato europeo dei sistemi di propulsione per biciclette elettriche. In particolare, secondo quanto ipotizzato dall’Antitrust nel provvedimento di avvio, Bosch non avrebbe consentito l’interoperabilità elettrica e digitale tra i suoi sistemi di propulsione e l’ABS per biciclette elettriche prodotto da Blubrake S.p.A., apparentemente senza alcuna valida giustificazione. Secondo l’Autorità, tale condotta potrebbe escludere l’unico concorrente di Bosch nel mercato europeo degli ABS per biciclette elettriche, in via di sviluppo, e incidere così in modo negativo sulla concorrenza. Secondo l’Antitrust la società Bosch non avrebbe consentito l’interoperabilità elettrica e digitale tra i suoi sistemi di propulsione e l’ABS per biciclette elettriche prodotto da Blubrake S.p.A.