da Alfonso Malangone
(Ali per la Città)
SALERNO – La stampa ha riportato la notizia dell’avvenuta chiusura delle indagini per l’albero tagliato sul Corso e dell’identificazione del responsabile (fonte: laCittà). In verità, visto che gli esecutori materiali erano stati fotografati da alcuni passanti, poteva essere sufficiente chiedere a loro il nome del mandante. Adesso, si attendono i provvedimenti in danno perché, come assicurato: “l’Amministrazione Comunale, sempre attenta alla tutela del patrimonio arboreo cittadino, contesterà agli autori i reati commessi, avanzerà richiesta di risarcimento e obbligherà il responsabile alla ripiantumazione di un’altra alberatura simile” (fonte: laCittà). Infatti, il “Regolamento per la tutela di aree a verde ed alberate” dell’Ente, edizione 2000, dispone che qualsiasi intervento sul verde pubblico da parte di privati, effettuato in assenza di autorizzazione rilasciata dal competente Servizio, sia perseguito con l’applicazione di una sanzione pecuniaria e con quella accessoria del ripristino dello stato dei luoghi (artt. 1 e 4). In una tabella allegata, sono anche precisate le modalità per il calcolo della sanzione. Poi, c’è il “Regolamento Urbanistico ed Edilizio Comunale”, RUEC, edizione 2017, che precisa: “Il Comune di Salerno gestisce e tutela il Verde Pubblico prevenendo, per quanto possibile, ogni forma di degrado o danneggiamento del patrimonio verde”, e fa rinvio alle norme sopra citate per i provvedimenti conseguenti (art. 125). Così, qualcuno dovrà provvedere, anche se non sembra siano state frequenti le sanzioni della specie a confronto delle decine e decine di alberi lasciati morire dopo attacchi di ‘soppiatto’ volti a fare spazio per esporre merci o a favorire il parcheggio delle auto.
Per fortuna, la ‘Giornata degli Alberi’, il 21 prossimo, offre l’occasione per mettere a posto le cose.
La Legge n. 113 del 29/01/1992, modificata dalla n. 10 del 14/01/2013, dispone infatti l’obbligo per le Città con oltre 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni bimbo nato, o adottato, nella Comunità. E’ una festa che vuole confermare l’impegno di tutti alla difesa del pianeta e delle future generazioni contro le insidie dell’inquinamento mediante la valorizzazione del patrimonio arboreo come fonte di salute e vita. Eppure, facendo salvo ogni errore, sembra che da noi l’ultima celebrazione sia avvenuta nel 2018 con la piantumazione di un ‘olivo’ e un ‘falso pepe’ nell’area della ex D’Agostino (fonte: salernotoday). E, questo, nonostante l’operazione sia a costo zero perché la Legge pone a carico delle Regioni la fornitura delle piante (art. 2). Basta fare un giro sul web per leggere dell’impianto di 340 alberi ad Avellino, di 56 a Montebelluna, di 1.700 a Verona, di 54 a Città della Pieve. Cioè, dappertutto, anche nei piccoli centri. Non qui.
Per questo, stupisce davvero la dichiarazione di attenzione riservata, ‘da sempre’, al patrimonio arboreo della Città. Anche perché, i cittadini attenti sono ben a conoscenza dello stato indecoroso delle piante e del verde per l’assenza di manutenzione, dell’avvenuta distruzione dei parchi, a partire dal Mercatello e dal Seminario, e della presenza di alberi stracarichi di rami che chiedono, quasi implorano, di essere ripuliti, a Lungomare, presso la Villa comunale, a Piazza Alario, a via Nizza, a Piazza S. Francesco, a via Vinciprova, a Torrione, solo per esempio. Qualcosa si sta facendo, in questi giorni, da via Pisacane fino a piazza Trucillo, presso la Scuola Mari, anche se per il numero degli abbattimenti sembra che del viale alberato resterà solo il ricordo (fonte: laCittà). E, purtroppo, non si possono avere molte speranze per il futuro, poiché le condizioni dell’Ente, gravato da un enorme squilibrio finanziario da ripianare con il decreto Aiuti per le Città in pre-dissesto, difficilmente potranno consentire di ampliare la spesa. Lo dimostra la discussione in atto per il costo delle ore di lavoro extra-contratto con la ditta che ha vinto l’appalto biennale per il verde (fonte: laCittà), Dovremo probabilmente rassegnarci all’erba incolta, agli alberi in ‘caduta libera’ e ai piccoli animali che sgattaiolano, pur non essendo gatti, tra le aiuole, anche nella Villa Comunale, intorno alla vasca che fu dei pesci rossi e delle paperelle. Fra poco potranno divertirsi a correre tra le gambe di chi verrà per le Luci. Una bella sorpresa, per loro, convinti di visitare una Città Europea. Noi, ormai, ci siamo abituati.
Per tutto questo, sembra davvero necessaria una redenzione. Così, il giorno 21, si potrebbe almeno organizzare la Festa per il nuovo albero sul Corso e, collateralmente, mettere a dimora ‘un alberello’ in una delle tante aree abbandonate come simbolica dimostrazione della volontà di iniziare a fare quello che, inopportunamente, è stato solo detto di aver fatto. Perché, in verità, l’unica cosa che certamente è stata fatta, in Città, è stata la distruzione del suolo con nuovi insediamenti edilizi che hanno occupato, nel 2021, ulteriori 3,19 ettari, il 34,63% del disponibile. In questo, solo in questo, siamo nel gruppo di testa. (fonte: ISPRA). Oggi, poi, l’unica cosa di cui certamente si discute è il cemento del nuovo PUC. Tutto il resto “è noia”.
Detto questo, c’è da sottolineare che la Legge 10/2013 dispone anche due adempimenti (art. 3/bis): 1 – la redazione di un Bilancio del Verde a fine mandato del Sindaco, che dimostri il numero degli alberi piantumati ed abbattuti, con la consistenza e lo stato delle aree; 2 – la elaborazione del Catasto degli Alberi che registri tutte le alberature per consentirne il monitoraggio, per seguirne l’evoluzione e per pianificarne cure e manutenzioni. Tuttavia, non ci sarebbero notizie sul deposito del Bilancio del Verde a fine mandato 2021, a parte il Documento di Programmazione del Bilancio di Previsione, mentre sul sito web del Comune è presente il Catasto degli Alberi di fine 2015 senza alcun successivo aggiornamento. Si potrebbe anche parlare del ‘Giardino dei Giusti’, ma è meglio lasciar perdere. In ogni caso, è gradita una smentita, magari anche per chiarire cosa si intende dire quando si parla di tutela del verde.
Festeggiare la ‘Giornata degli Alberi’ sarebbe un segnale importante di discontinuità, come sarebbe un segnale di legalità disporre la messa a dimora del nuovo albero sul Corso, Del resto, è stato promesso. E’ in gioco il rapporto tra Istituzione e Cittadini ma, soprattutto, la dignità della Città. Oltre a quella personale.
Alfonso Malangone – Ali per la Città – 19/11/2022