Dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
ROMA, 11 gennaio 2021 Perché il ricorso del Napoli contro il 3° 0 a tavolino con la Juventus è stato accolto? In pandemia l’unica autorità che deve stabilire se ci sono rischi per l’incolumità pubblica oppure no è l’Autorità sanitaria pubblica,l’ASL. Il Collegio di Garanzia dello sport , a sezioni riunite ,presieduto da Franco Frattini per la partita juve –Napoli ha valutato gli atti dell’autorità sanitaria, ed ha ritenuto che, secondo la legge italiana è l’ASL l’unica autorità preposta a stabilire se una squadra possa partire per una trasferta oppure no.Già il 3 ottobre 2020, l’ Asl competente aveva stabilito che – vista la presenza di casi positivi – c’era un obbligo di isolamento che avrebbe impedito la predisposizione a partire per Torino.Secondo il collegio lo stesso protocollo federale della Figc faceva richiamo alle deliberazioni dell’autorità sanitaria nazionale e regionale, quindi l’ Asl, è l’unica autorità che deve stabilire se ci sono rischi per l’incolumità pubblica oppure no”.L’ex Ministro Franco Frattini, Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport,ha spiegato dai microfoni di Sky Sport i motivi per cui è stato accolto il ricorso del Napoli sulla gara non giocata con la Juventus, annullando il ko a tavolino e il punto di penalizzazione per i partenopei. “L’autonomia dell’ordinamento sportivo va salvaguardata ma, in caso di pandemia, è giusto che la decisione finale venga riconosciuta all’autorità sanitaria pubblica. Il Collegio di Garanzia ha valutato gli atti dell’autorità sanitaria, che secondo la legge italiana è preposta a stabilire anche in casi come questo, se una squadra possa partire per una trasferta oppure no. “Credo ci sia un principio di gerarchia delle fonti. In molte sentenze ho stabilito l’autonomia assoluta dell’ordinamento sportivo che deve essere salvaguardato. Ma , in caso di pandemia in atto, è giusto che il protocollo accettato dagli organismi sportivi abbia riconosciuto il potere di decisione finale all’autorità sanitaria pubblica. L’idea della bolla – cioè si può decidere, in deroga al divieto, di giocare in bolla, non può essere un obbligo ma una facoltà. L’ Asl ha valutato che questa facoltà non si poteva esercitare in quel caso specifico e neppure in bolla si poteva giocare”.” Noi dovevamo giudicare se ci fosse o meno la forza maggiore per trasferirsi a Torino. Abbiamo voluto sottolineare che, in questa fase, non si potevano mescolare le due questioni. Quello di un comportamento da valutare ai fini disciplinare, che non ci riguardava, e quello della impossibilità di prendere l’aereo e andare a Torino. Su questo abbiamo deciso Una sentenza che ha ribaltato le decisioni del giudice sportivo e della Corte d’Appello federale. “Con la riforma della giustizia sportiva nel 2014 si è creata una sorta di Cassazione dello sport – conclude Frattini -, ovvero il Collegio di Garanzia, che è fuori dalla giustizia delle Federazioni. Per la prima volta abbiamo un organismo completamente distaccato dalla giustizia delle singole Federazioni, perché noi giudichiamo su tutte le questioni di tutte le corti di tutte le Federazioni. È possibile che i giudizi siano molto diversi. È la garanzia che c’è un ordinamento sportivo di ultimo grado totalmente indipendente dalle Federazioni”. Nella sentenza della Corte sportiva d’appello ci sono toni severi riguardo al comportamento del Napoli, giudicato invece non in malafede dal Collegio di Garanzia del Coni:«Sono piani completamente diversi. C’è un’inchiesta della procura federale per valutare se quei comportamenti potessero o meno costituire violazione disciplinare.Noi dovevamo giudicare se ci fosse o meno la forza maggiore per trasferirsi a Torino. Abbiamo voluto sottolineare che, in questa fase, non si potevano mescolare le due questioni. Quello di un comportamento da valutare ai fini disciplinare, che non ci riguardava, è quello della impossibilità di prendere l’aereo e andare a Torino. Su questo abbiamo deciso”