Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – In un clima decisamente pre-elettorale mi sembra a dir poco doveroso ritornare sulla polemica tra Tommaso Pellegrino e Beniamino Curcio che sembrava dover bruciare sull’altare del presumibile candidato Corrado Matera e che, invece, può essere ricondotta nei binari di una semplice schermaglia, del tipo di una tempesta in un bicchier d’acqua.
Tommaso Pellegrino (sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale) aveva scritto un post (mannaggia questi post !!) sulle esigenze dei territori sassanesi attraversati dal fiume Tanagro di una manutenzione costante e doverosa al fine di evitare tracimazioni e allagamenti al primo insorgere di pioggia; gli aveva risposto per le rime il presidente del Consorzio di Bonifica Integrale del Vallo di Diano e del Tanagro, Beniamino Curcio, il quale sostenendo che Pellegrino avesse chiamato in causa direttamente il Consorzio in una intervista rilasciata all’emittente televisiva Italia/2 aveva precisato a muso duro che la manutenzione non era competenza specifica del Consorzio.
Battaglie e schermaglie per qualche giorno e poi la tregua apparente perché in una conferenza stampa lo stesso Curcio, enfatizzando l’arrivo di un sostanzioso contributo dalla Regione (ad opera di Matera ?) per la manutenzione delle sponde del Tanagro aveva gettato un po’ di acqua sul fuoco delle polemiche. Una conferenza tipicamente in stile elettorale, confermato dal fatto che sul fiume Tanagro tantissimi altri politici hanno convogliato decine di milioni di euro a fronte delle poche centinaia stanziate adesso dalla Regione.
Questo all’indomani di una riunione-conferenza in Prefettura a Salerno tra tutte le parti in causa, anche perché Pellegrino ben sapendo che il Consorzio non ha competenze specifiche ha giustamente richiamato l’attenzione del Prefetto in presenza di seri motivi di prevenzioni contro i disastri ambientali.
Ora l’inizio dei lavori che, soltanto per caso, sono o sarebbero partiti da Polla e non da Sassano, come reclamava Pellegrino; e si infiamma, anche se sotto la cenere, l’ennesima sceneggiata politica.
Per rimettere le cose in ordine bisogna ripercorrere a ritroso quanto accaduto.
Pellegrino scrive il post senza mai citare il Consorzio ma parlando genericamente di Enti competenti; su quel post scritto (e quindi incontestabile) una giornalista di Italia/2 tv imbastisce un servizio inserendo, come una fake news, la parola “Consorzio di Bonifica” che il presidente del Parco non ha mai pronunciato; oltretutto il servizio tg di Italia/2 non contiene una dichiarazione diretta di Pellegrino ma soltanto la libera e non corretta interpretazione della giornalista; oltretutto il servizio è stato malamente confezionato con vecchie immagini di repertorio che all’attento osservatore non danno la certezza della contestualità del servizio con la dichiarazione di Pellegrino.
Purtroppo per questo servizio televisivo fatto male è caduto nella trappola Beniamino Curcio che, presumibilmente senza recuperare e leggere il post e fidandosi solo del servizio tg, ha lanciato la polemica, probabilmente a puro sfondo politico pre-elettorale conoscendo la sua vicinanza con l’assessore regionale al turismo avv. Corrado Matera che sicuramente non è un alleato di Pellegrino.
Una tempesta in un bicchier d’acqua, quindi; sicuramente si, anche se bisogna attendere le prossime mosse che sicuramente non mancheranno nel clima già infuocato delle prossime elezioni regionali.
Caro Direttore
Al di la di chi ha torto o ragione….ma si può fare politica sulla pelle dei cittadini….e’ la solita guerra tra poveri…