SALERNO – Non è affatto nuovo per il mondo politico, non è un giovanotto che si affaccia per la prima volta sul palcoscenico della vita pubblica ed amministrativa della nostra città. Ha esperienza da vendere ed è vaccinato per ogni tipo di esperienza istituzionale. Non a caso e non per caso è stato scelto, tra i tanti pretendenti, come capo dello staff che circonda ed aiuta e sostiene il presidente della provincia Giuseppe Canfora. Alessandro Ferrara, Sandro per gli amici, può vantare un pedigree di eccellente levatura, segnato da una coerenza significativa sul piano dei rapporti intersociali, delle idee politiche, della legalità e della trasparenza. Ha mostrato da sempre un’affidabilità sul piano politico e delle ideologie, cosa questa che nel tempo lo ha sempre premiato. E con i tempi di oggi davvero non è poco. Ma ha anche una visione molto precisa dell’amministrazione della cosa pubblica ed al primo posto mette il problema della disoccupazione che è in continuo aumento, senza trascurare la pressione fiscale ormai assestata sul 53,6% (cosa paradossale per un Paese che dice di voler crescere); una certa attenzione la riserva anche per la sofferenza creditizia e la continua contrizione delle banche nella concessione del credito alle imprese e dei prestiti ai privati. Ha una ricetta personalissima per favorire la crescita del PIL del nostro territorio attraverso la radicale riorganizzazione socio-economica che deve passare per una politica meno vincolata alle scelte dei partiti e più aperta e disponibile verso le attese e le richieste del territorio. Ha una moglie e due figli per i quali è disposto a dare tutto se stesso e nei suoi ragionamenti pubblici parte sempre dalla sua famiglia per capire i bisogni e le attese degli altri, verso i quali indirizza ogni suo sforzo per un cambiamento ed un’inversione di marcia realmente perseguibili. Non è neppure lontano, Alessandro Ferrara, dalle tematiche del turismo e dell’agricoltura che non possono prescindere dal corretto utilizzo dei numerosi fondi europei che spesso vengono lasciati per strada a disdoro delle esigenze del territorio. Tutto questo gli fa spesso dire che questo Paese e, soprattutto, il nostro territorio hanno bisogno di una classe dirigente giovane e nuova che sappia, con professionalità e ampia competenza amministrativa, districarsi almeno nel contesto europeo e per poter affrontare la globalizzazione imperante in maniera efficace. Tutte queste convinzioni, Alessandro Ferrara, le racchiude in un fazzoletto di idee che non lesina a trasmettere a tutti quelli che vogliono seguirlo per impegnarsi nella realizzazione di un mondo migliore.
direttore: Aldo Bianchini