Per quanto il PdL salernitano tuttora si avvalga della guida politica dell’asse Carfagna-Cirielli, nuove risorse umane al proprio interno crescono. Ed è giusto che sia così. E’ un fenomeno che, ove irrorato serenamente da quel gruppo dirigente, non può che giovare a tutti; innanzitutto al partito.
Edmondo Cirielli, che ha intelligenza politica da vendere, e la stessa Carfagna, che non gli è da meno per le notevoli esperienze ministeriali maturate in questi ultimi anni, sanno bene che il rinnovamento è sempre il frutto di un’azione che parte dall’alto.
E, per quanto le diversità interne a qualsiasi partito siano automatiche e conseguenti all’evolversi della politica in seno alla società, favorire e seguire un nuovo processo di crescita allargato ai giovani dirigenti non può che nutrire generosamente il ‘corpo’ che continua a crescere, soprattutto nel pensiero e nella condivisione ideale della base.
Tra i dirigenti emergenti del PdL salernitano si sta mettendo in luce di recente l’Avv. Pasquale Borea, giovane dottore di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza della nostra Università.
Borea è figlio d’arte, per l’esattezza dell’ex-senatore Leo Borea, anch’egli del PdL, legatissimo all’On. Giovanardi.
Nella riorganizzazione interna al partito, in previsione del Congresso Provinciale in svolgimento tra ieri e oggi, il giovane Borea ha aderito alla mozione congressuale a sostegno della candidatura a Coordinatore Provinciale dell’ ing. Vittorio Acocella, confermando la propria disponibilità alla candidatura a Vice Coordinatore vicario.
In una dichiarazione alla stampa, l’Avv. Borea ha detto, tra l’altro:
“La possibilità di partecipare ad un’occasione di confronto democratico, quale quella
offerta dal Congresso Provinciale, onora chi come me ed altri intende
mettere a disposizione del partito un contributo, libero e privo di tornaconto,
teso a valorizzare le esigenze di rinnovamento ed “apertura” del partito, quale
luogo di confronto e dibattito, fondamentale per elaborare e proporre con credibilità
una proposta politica.”