da Dr. Alberto Di Muria
La pressione alta o ipertensione è un problema molto comune, tra i più diffusi nei Paesi sviluppati, in modo particolare tra i pazienti anziani. Molti sono i fattori che predispongono all’ipertensione, tra cui anche l’assunzione di determinati farmaci. Su questo sembra esserci ancora poca informazione: un recente studio ha infatti evidenziato che tanti soggetti ipertesi prendono abitualmente medicine che hanno come effetto collaterale proprio quello di alzare la pressione.
Uno studio condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston ha infatti scoperto che molti di essi continuano proprio ad assumere molecole in grado di scatenare l’ipertensione. La ricerca, pubblicata sul Jama International Medicine, ha preso in esame quasi 27.600 persone. Dei soggetti coinvolti, il 49,2% soffriva di pressione alta. Il dato davvero interessante riguarda coloro che usavano farmaci sconsigliati in caso di ipertensione: erano ben il 14,9% dell’intero gruppo studiato, cifra che si alza al 18,5% prendendo in considerazione solamente le persone ipertese. Ovvero, quasi una persona su cinque che soffre di questa patologia stava assumendo medicine controindicate per la sua situazione quali alcuni antidepressivi, i fans, farmaci antinfiammatori non steroidei, i corticosteroidi e gli ormoni femminili, la pillola anticoncezionale.
In più lo studio ha valutato solo i farmaci su prescrizione medica e non ha considerato l’uso di farmaci da banco, che può essere particolarmente rilevante per le molte persone che assumono regolarmente FANS.I medici dovrebbero valutare attentamente la prescrizione e l’uso di farmaci da banco dei pazienti con ipertensione e considerare la possibilità di interrompere i farmaci che determinano rialzi della pressione sanguigna o di passare il paziente a terapia alternative.
Inoltre, ci si dimentica che è importante anche capire come una stessa sostanza attiva possa essere associata a composti che, se da un lato ne facilitano l’assunzione, dall’altro possono aumentare il rischio di problemi cardiovascolari, come ad esempio può avvenire con le compresse effervescenti che contengono sodio.
Occorre quindi, in accordo con il curante, considerare anche questo aspetto, soprattutto se si soffre d’ipertensione, visto che esiste la possibilità di assumere lo stesso principio attivo sotto altre vesti. Altrimenti c’è il rischio di assumere quantità di sodio eccessive
A segnalare questo aspetto è una ricerca osservazionale pubblicata su European Heart Journal, coordinata da Chao Zeng, dell’Università Central South di Changsha, che prende in considerazione quasi 300.000 persone.