La Carta di Treviso, il codice deontologico dedicato alla tutela dei minori. Telefono Azzurro ha premiato l’ordine nazionale dei giornalisti.

 

da Pietro Cusati

Dr. Pietro Cusati (giurista - giornalista)

L’Associazione Telefono Azzurro è da trentacinque anni dalla parte dei  minori e li ha celebrati a  Roma premiando diversi enti pubblici ed associazioni per l’attenzione sempre avuta nei loro confronti. Fra questi un riconoscimento è andato all’Ordine Nazionale dei giornalisti che da anni collabora con l’associazione Telefono Azzurro  sui temi che riguardano la protezione dei più piccoli, a partire dall’applicazione della Carta di Treviso, il codice deontologico dedicato alla tutela dei minori. Un apprezzamento particolare è stato rivolto all’Ordine Nazionale dei giornalisti per la sensibilità mostrata   in relazione alla guerra in Ucraina, con i ripetuti richiami alla categoria per il  rispetto delle regole fondamentali nell’uso delle immagini del tragico conflitto in corso.L’ Ordine Nazionale dei giornalisti ha ringraziato l’associazione  Telefono Azzurro  per la costante collaborazione nel mantenere viva l’attenzione dei media sulla tematiche che coinvolgono i bambini.  Un tema al quale l’Ordine Nazionale dei giornalisti  si riconosce attraverso una delle sue carte deontologiche più importanti quale la carta di Treviso. Inoltre è stato istituito il coordinamento nazionale di tutte le iniziative dell’Ordine, avviate e da avviare, per risolvere le criticità del decreto “presunzione d’innocenza” e garantire il diritto dei cittadini ad essere compiutamente informati su quanto accade nei palazzi di giustizia.Il Comitato esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha istituito il coordinamento nazionale sui temi della presunzione di innocenza con il consigliere Gianluca Amadori quale coordinatore. L’obiettivo è di far fronte alle crescenti difficoltà che i cronisti di nera e giudiziaria si trovano ad affrontare nello svolgimento dell’attività quotidiana. Il Coordinamento nazionale servirà innanzitutto per favorire un utile scambio di informazioni sulle iniziative assunte dai vari Ordini regionali a favore di quelli che ancora non hanno ancora attivato tavoli di confronto con i vertici delle locali procure, i quali sono stati sollecitati a farlo.L’attività di coordinamento potrà riguardare anche altre questioni che interessano i rapporti tra giustizia ed informazione, come ad esempio la norma sul diritto all’oblio a seguito dell’approvazione della legge 134 del 2021, che introduce un automatismo nella “cancellazione” delle notizie dalla Rete in quanto prevede che “il decreto di archiviazione e la sentenza di non luogo a procedere o di assoluzione costituiscano titolo per l’emissione di un provvedimento di deindicizzazione che, nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di dati personali, garantisca in modo effettivo il diritto all’oblio degli indagati o imputati.” Su questo fronte l’Ordine nazionale dei giornalisti si è già attivato affinché il diritto dei cittadini di non restare oggetto per sempre delle cronache trovi applicazione nel rispetto del corrispondente diritto  ad essere informati su fatti di interesse pubblico.

 

 

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