da Pietro Cusati
Il Prof. Luca Serianni, uno dei più noti studiosi della lingua italiana, era stato investito da un’auto a Ostia, mentre attraversava sulle strisce pedonali. “La Sapienza saluta Luca Serianni”,”punto di riferimento nella cultura nazionale”. Così L’Università la Sapienza di Roma sul suo sito comunica la partecipazione al grave lutto che ha colpito il mondo della cultura. “La rettrice Antonella Polimeni a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Luca Serianni, docente emerito della Sapienza, illustre linguista e filologo, punto di riferimento nella cultura nazionale per gli studi sulla lingua italiana”.Il giorno dell’incidente un’ondata di affetto aveva invaso i social. Il gruppo intitolato al filologo dell’Accademia dei Lincei, nel giro di poche ore si era tinto di messaggi e ricordi di ex studenti e colleghi di quell’uomo serio, pacato, in grado di trasmettere come pochi altri l’amore verso la lingua italiana. Lo salutano associazioni, scrittori e colleghi, politici. E a commuovere di più restano i suoi studenti. Ognuno ricorda qualcosa, un accento imparato, una frase. L’importanza delle parole, anche quelle di un ultimo saluto. Nato a Roma nel 1947, il Prof. Serianni ha dedicato la sua vita al culto della parola, primo strumento del pensiero umano, ponte tra noi e il mondo, e all’analisi dell’evoluzione della lingua dal latino all’italiano, dall’idioma popolare al linguaggio poetico, dalla grammatica storica all’influenza dei contesti culturali e sociali. Dopo la laurea in Lettere sotto la guida di Arrigo Castellani, nel 1970, ha iniziato la carriera accademica: è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana nelle università di Siena, L’Aquila e Messina prima di diventare ordinario alla Università la Sapienza di Roma, dove ha insegnato dal 1980 al 2017.Socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia Nazionale dei Lincei, direttore delle riviste Studi linguistici italiani e Studi di lessicografia italiana, nel 2010 è stato nominato vicepresidente della Società Dante Alighieri. Ha curato l’opera in volumi Storia della lingua italiana per immagini. Tra i suoi saggi più recenti, Prima lezione di storia della lingua italiana (2015), Parola (2016), Storia illustrata della lingua italiana (2017, con L. Pizzoli), Per l’italiano di ieri e di oggi (2018), Il sentimento della lingua. Conversazione con Giuseppe Antonelli (2019), Il verso giusto. 100 poesie italiane (2020), Le mille lingue di Roma (2021) e Parola di Dante (2021). Nel 2017 è stato nominato consulente del ministero dell’Istruzione per l’apprendimento della lingua italiana. Da anni viveva ad Ostia, è stato molto attivo sul piano culturale e sociale, l’anno scorso aveva tenuto, nella Chiesa di Regina Pacis, tre lezioni sulla Divina Commedia.