Aldo Bianchini
SALERNO – Nello scorso mese di maggio ho scritto della vicenda grottesca che ha dovuto subire F.B. (paziente parzialmente alletto in maniera irreversibile) per via di un “bottone peg” da cambiare ogni 90 giorni e che l’ASL di Salerno per un anno intero non ha fornito, per poi mandarne tre tutti insieme, quando ormai il paziente li aveva acquistato privatamente a causa delle pietose carenze organizzative del sistema sanitario pubblico salernitano..
Con l’occasione ebbi modo di scoprire che il bottone peg veniva a costare all’ASL Salerno esattamente il doppio (250€ al posto di 125€) rispetto all’acquisto diretto fatto dal paziente presso la Innovamedica spa di Cusago (MI) che li fornisce alla stessa ASL ma attraverso la Vivisal Home Care Service di Monza (multinazionale specializzata nella commercializzazione di vari presidi sanitari) … scatole cinesi anche qui ?
Quell’articolo di maggio, ovviamente, è stato inviato ufficialmente da questa testata giornalistica, tramite avvocato, alla Procura di Salerno e per doverosa conoscenza ai vertici della ASL a mezzo pec e mail normale.
Finora tutto tace.
Nelle more della presumibile lunga attesa, ecco arrivare sulla scena un altro doloroso problema per lo stesso paziente F.B.
Il paziente, ripeto parzialmente ed irreversibilmente allettato, necessita di particolari e domiciliari cure terapeutico-fisioterapiche per il cui ottenimento è necessaria una visita bimestrale da parte dei medici-fisiatri della ASL che rinnovano la continuità dell’esigenza delle terapie domiciliari, quasi come se il paziente da un giorno all’altro potesse mettersi in piedi e ritornare ad una vita normale.
Non c’è uno straccio di medico in gradi di verbalizzare l’esigenza a vita di tale terapia; ma si sa il protocollo è quello che è e bisogna seguirne le indicazioni; come dire … quando si fa un mestiere seguendo soltanto i protocolli e non le peculiarità dei singoli casi che pure il medico osserva per farsi trascinare nel ruolo di semplici impiegatucci compilatori di moduli burocratici.
E fin qui andrebbe anche bene se non fosse per il problema che è sempre dietro l’angolo a causa dei ritardi inevitabili, con cui vengono eseguite le visite mediche periodiche, che creano ogni due mesi un vuoto terapeutico a causa dell’attesa del rinnovo (il medico arriva sempre con alcuni giorni di ritardo !!); ed il paziente è costretto a pagare in proprio per quel lasso di tempo le terapie occorrenti.
Ma c’è di più; con una costanza periodica impressionante i medici fisiatri, a torto o a ragione, minacciano l’indisponibilità alle visite domiciliari (forse vengono pagati poco ?) ed il problema della mancanza di assistenza si allarga a solo danno del paziente.
Il nuovo direttore generale dr. Gennaro Sosto, il cui arrivo è previsto per il prossimo 1° agosto, sarà capace di risolvere anche questi problemi di “modello lavorativo” che creano infernali problemi ai pazienti ?