di Angelo Paladino
SALA CONSILINA – Ho appreso da fonti giornalistiche che lo scorso lunedì sarebbero iniziati i lavori di riqualificazione urbana di Via Gramsci e delle aree limitrofe, con un progetto che prevede anche il taglio dei dieci pini di alto fusto presenti ai lati della strada. Il previsto abbattimento sarebbe giustificato dal fatto che gli apparati radicali dei medesimi alberi avrebbero provocato i dissesti e la sconnessione presenti lungo la via. Una volta letta la notizia, ho voluto personalmente rendermi conto della situazione, verificando sul posto le lamentate criticità. Ho potuto constatare che i pini in questione non si trovano a ridosso delle cunette ma distanti alcuni metri dalla Via Gramsci e, in corrispondenza del loro apparato radicale, il manto stradale non presenta sconnessioni e avvallamenti. Gli stessi alberi appaiono in ottima salute e privi di patologie tali da renderli pericolosi per la pubblica incolumità. Non si evidenzia alcun valh-lo motivo che possa giustificare il sacrificio di dieci pini di alto fusto in piena salute, piantati circa cinquanta anni fa, che costituiscono una delle poche presenze arboree nel centro della Città, un paesaggio urbano consolidato, con una ombreggiatura rilevante ed essenziale anche per il benessere dei cittadini, non facilmente riproducibile in tempi brevi. A me pare veramente strano che, mentre l’Europa e i Paesi avanzati impegnano notevolissime risorse, anche economiche, per il contrasto ai mutamenti climatici, alla desertificazione e all’aumento delle temperature, favorendo la transizione ecologica con la piantumazione di miliardi di alberi, nella Nostra Città, a cuor leggero, si prevede di tagliare, senza validi motivi, i pochi alberi presenti. Ricordo, nel, giorno dell’anniversario, che per commemorare il sacrificio di Paolo Borsellino, sul luogo dell’attentato, è stato piantato un albero in segno di speranza e resistenza. I lavori in questione possono, benissimo, essere realizzati a regola d’arte, anche senza arrecare danni irreparabili alle matrici ambientali e al paesaggio. Mi affido al buon senso, ne dovrebbe sempre ispirare e guidare la vita amministrativa di una Comunità. Il denaro pubblico va speso con oculatezza e nell’esclusivo interesse dei Cittadini; a questi ultimi evitiamo di arrecare il danno irreparabile del taglio dei pini, vero e proprio inutile oltraggio alla natura. Resto fiducioso.
Sala Consilina, lì 19.07.2022 Avv. Angelo Paladino