da Pietro Cusati
L’inflazione impone prolungate misure di resilienza per la ripresa dello sviluppo,occorre ridurre la pressione fiscale sugli investimenti stabili e non speculativi . E’ urgente e indispensabile un diritto internazionale per la società digitale che implichi principi e metodi, doveri, diritti e Autorità di controllo e occorrono regole costituzionali per il web per farvi prevalere le regole del diritto. L’impegno contro il riciclaggio e l’usura deve svilupparsi anche negli scambi in cripto pseudo valute, l’ABI sollecita “l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo per la resilienza operativa digitale del settore finanziario (Dora) con l’istituzione di una Vigilanza europea sui servizi digitali”. L’esplosione dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, mitigata dall’euro, più forte della vecchia lira italiana, e i rischi di rallentamento economico impongono prolungate misure europee e nazionali di resilienza per la ripresa dello sviluppo sostenibile e dell’occupazione, indispensabili anche per la riduzione del debito pubblico”. Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, nella sua relazione all’Assemblea annuale dell’associazione. L’Italia “pur appesantita da un ingente debito pubblico, crescente da oltre mezzo secolo, si è mossa con misure largamente efficaci che debbono avere orizzonti non brevi.In Italia “le strategie per la maggiore tutela della salute e dell’ambiente debbono avere la priorità. I processi di consolidamento debbono svilupparsi anche internazionalmente, soprattutto in Europa, per favorire la crescita di soggetti bancari che abbiano dimensioni competitive con i giganti americani e asiatici”.”Dopo trent’anni di sperimentazione, occorre trasformare il vecchio patto europeo di stabilità e crescita in uno nuovo che ne inverta i fattori, puntando alla crescita e alla stabilità, per un’Europa più umana, con regole più semplici, con più civismo, solidarietà e sostenibilità”.Con le “emergenze pandemica e bellica” si sono aperte “grandi nuove possibilità” dall’utilizzo delle tecnologie “ma anche rischi per la sicurezza e le libertà” e “si è accentuato anche l’uso delle rischiose cosiddette cripto valute, che valute non sono e non hanno corso legale, che operano in un eccessivo anonimato, nella mancanza di norme che le regolino, con gravi rischi per la legalità e i risparmi che non hanno le tutele proprie degli investimenti in mercati regolamentati”. Già sottosegretario di Stato per la Difesa nel Governo Ciampi, dal 7 maggio 1993 al 9 maggio 1994,Antonio Patuelli ,nel 1991 vice presidente della Cassa di Ravenna S.p.A e nel 1995 presidente. Vicepresidente dell’Associazione delle Fondazioni e di Casse di Risparmio (ACRI) fino al febbraio 2013, di cui ha presieduto la componente bancaria. Dal 2001 fa parte del Consiglio e del Comitato di Gestione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed è inoltre Vice Presidente di CartaSi. La sua carriera nell’Associazione Bancaria Italiana comincia nel 1998, quando entra nel Consiglio e nel Comitato Esecutivo. Studioso del Risorgimento italiano, è anche editore di una rivista storica: Libro Aperto. Nel 1993 ha pubblicato il volume “I Liberali. Da Cavour a Malagodi”. Patuelli è anche editorialista del Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. Nel 2009 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È titolare dell’Azienda Agricola di famiglia e, dal 1982, è sposato ed ha una figlia. Rieletto per acclamazione presidente dell’Abi dal neoeletto consiglio dell’associazione, che si è riunito dopo l’assemblea annuale pubblica e quella privata. Il consiglio ha accolto “l’indicazione unanime formulata ai sensi di Statuto dal Comitato esecutivo”. L’assemblea dell’Abi, dopo la parte pubblica, riunita in forma privata, “ha inoltre completato le procedure di modifica dello Statuto, approvando all’unanimità quanto proposto dal Comitato di Presidenza, dal Comitato esecutivo e dal Consiglio dell’Abi”. Con il nuovo Statuto “entrano immediatamente in carica due Presidenti emeriti: Piero Barucci e Maurizio Sella, che parteciperanno ai lavori del Consiglio e del Comitato esecutivo”. Per il trimestre appena concluso “stimiamo una crescita robusta, che porta la crescita acquisita per il 2022 “sopra il 3%”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco intervenendo all’assemblea dell’Abi. Nel trimestre la produzione industriale è aumentata, secondo le stime del Mef, del 2%. “Il governo intende proseguire” l’azione di contenimento dell’impatto del caro energia, ma gli interventi saranno “più selettivi” e calibrati sulle condizioni economiche delle famiglie’’.
“Le difficoltà e i rischi davanti a noi sono importanti, sarebbe tuttavia sbagliato abbandonarsi al pessimismo in una fase in cui ci sono molteplici segnali di fermento”. L’Italia finirà in recessione solo nel caso di uno scenario di blocco delle forniture di gas dalla Russia. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco secondo cui in questo scenario avverso il Pil (che dovrebbe crescere in linea con l’eurozona nel biennio) subirebbe “una contrazione nella media del biennio 2022-23, per tornare a crescere nel 2024”. Si avrebbero “ricadute dirette di tale interruzione sui settori a più elevata intensità energetica, ulteriori rialzi nei prezzi delle materie prime, un più deciso rallentamento del commercio estero, un peggioramento della fiducia e un aumento dell’incertezza”.