A Sassano (SA) Sabato 28 maggio 2022,ore 10,00 undicesima edizione del premio nazionale di giornalismo ‘’Orchidea d’argento e corso di formazione: informazione, scuola e Carta di Treviso”.

PIETRO  CUSATI, Segretario Associazione Giornalisti Vallo di Diano.

Sabato 28 maggio 2022, alle ore 10.00, al Cine –Teatro Toto’  di Sassano (SA ), Via Croce n.12, si svolgerà la undicesima edizione del premio nazionale di giornalismo ‘’Orchidea d’Argento’’. Nell’occasione si terrà un ‘interessante corso di formazione gratuito, in presenza, per i giornalisti, organizzato dall’ordine dei giornalisti della Campania, presieduto da Ottavio Lucarelli e dall’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano, presieduta da Rocco Colombo. Il rapporto tra informazione e Scuola verrà affrontato sotto l’aspetto deontologico a partire dalla Carta di Treviso, approvata nel 1990 dall’Ordine dei giornalisti e dalla Fnsi, d’intesa con Telefono Azzurro che fissa le regole deontologiche riguardanti i minorenni. Tale documento è stato rivisto, modificato e aggiornato il 6 luglio 2021. La Carta di Treviso trae ispirazione dai principî e dai valori della Costituzione, della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, recepita in Italia dalla legge n. 176/1991, delle normative internazionali ed europee e della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti (n. 69/1963). Il tema è di estrema attualità considerato i profondi cambiamenti intervenuti nell’informazione multimediale, caratterizzata da una velocità crescente che impone ai giornalisti una più attenta osservanza dell’obbligo di tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Fermo restando il diritto-dovere di informare, deve prevalere sempre e comunque il superiore interesse dei bambini e degli adolescenti. Il giornalista rispetta sia le norme deontologiche sia tutte le disposizioni penali, civili e amministrative che regolano l’attività d’informazione in materia di minorenni. Vanno garantiti l’anonimato, la riservatezza, la protezione dei dati personali e dell’immagine del minorenne in qualsiasi veste coinvolto in fatti di cronaca, anche non aventi rilevanza penale ma lesivi della sua personalità. Va evitata la pubblicazione di tutti gli elementi che possano portare alla sua identificazione, quali ad esempio le generalità dei genitori, l’indirizzo dell’abitazione o della residenza, la scuola, le associazioni, le comunità fisiche e virtuali, i luoghi di culto frequentati e qualsiasi altra indicazione o elemento di riconoscimento. È irrilevante l’eventuale consenso alla pubblicazione da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale.) Anche nei casi di violenza, tentato suicidio, pedofilia, pedopornografia, prostituzione, tratta minorile e in tutte le situazioni in cui vi è uno straordinario interesse pubblico non è comunque giustificata la violazione dell’anonimato, della protezione dei dati personali e del divieto di pubblicazione di elementi di contesto identificativi del minorenne a qualsiasi titolo coinvolto.

PIETRO  CUSATI, Segretario Associazione giornalisti Vallo di Diano.