da Pietro Cusati
Il 22 maggio ricorre la Giornata mondiale della biodiversità, voluta dalle Nazioni Unite , in ricordo del giorno del 1992, in cui è stata firmata la Convenzione sulla diversità biologica a Nairobi, in Kenya. Il tema di quest’anno :“costruire un futuro condiviso per tutte le forme di vita sulla Terra”.Ogni forma di vita ha un ruolo nell’ecosistema e quindi va preservata. La biodiversità o diversità biologica ,la varietà di organismi viventi nei vari ecosistemi. Ciascuno di essi ha un ruolo insostituibile e, per questo, merita di essere tutelato. E’ importante celebrare la biodiversità che ci circonda e fare qualcosa per proteggerla dal vortice distruttivo che noi stessi, come esseri umani, abbiamo innescato. L’educazione ambientale assume sempre maggiore importanza in ragione della consapevolezza che solo attraverso la formazione di una nuova cultura si potrà rispondere concretamente all’emergenza del pianeta.È stato firmato a Roma il Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri per l’educazione ambientale e la promozione delle attività di tutela e cura del territorio. Il Protocollo prevede il comune impegno per la diffusione dell’educazione ambientale nelle scuole. E’ stata presentata la “Carta per l’educazione alla biodiversità”, voluta dalla Presidenza della Repubblica e sostenuta dai Ministeri dell’Istruzione e della Transizione Ecologica. Una Carta per accompagnare le nuove generazioni a comprendere la complessità dei fenomeni della natura e ad agire per il percorso di transizione ecologica e culturale.A 50 anni dalla conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite e a 30 dalla Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro, tutta la comunità scolastica è invitata a dedicare momenti di approfondimento sui temi legati alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi all’interno dei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti nell’ambito dell’educazione civica.Educare studentesse e studenti ad abitare il pianeta in modo nuovo e a rendere i giovani protagonisti del cambiamento. Il protocollo sottolinea l’alleanza tra queste due istituzioni. Una cultura a misura di cittadino da realizzare con il coinvolgimento di tutti gli attori: istituzioni pubbliche, mondo accademico e del volontariato, associazioni e comunità, singoli cittadini. La scuola, fondamentale luogo di crescita culturale delle nuove generazioni,deve essere sempre in prima linea nel promuovere conoscenze, competenze e comportamenti responsabili e azioni virtuose per la transizione ecologica e la sostenibilità.
La “Carta per l’educazione alla biodiversità” è un documento che testimonia la volontà del mondo della scuola e della società civile di promuovere percorsi formativi innovativi e l’impegno a diffondere una cultura della sostenibilità orientata ai principi di equità, accessibilità e inclusione insieme all’educazione al rispetto della natura e a un uso consapevole delle risorse del pianeta.