da Maria Giovanna Santucci
Tra gli anni cinquanta e sessanta, uno dei simboli della “dolce vita” e dell’Italia all’estero è stato la Sambuca Molinari, servita a Roma nei locali di via Veneto con un chicco di caffè. Il liquore a base di anice stellata è più di un semplice liquore: un vero simbolo dell’Italia nel mondo.
La ricetta originale della sambuca, quella da cui prese ispirazione il celeberrimo Angelo Molinari proviene dall’imprenditore ischitano Luigi Manzi che nel 1851 a Civitavecchia inventò il famoso liquore.
La Sambuca è realizzata con oli essenziali ricavati dalla distillazione a vapore di anice stellato (e/o anice verde) e finocchio, inoltre, si aggiungono anche estratti di fiore di sambuco bianco timo, menta piperita, genziana.
La sambuca il liquore dolce italiano, di origine romana, dal sapore inconfondibile può essere servita liscia, come ammazzacaffè con uno o due chicchi di caffè la cosiddetta “mosca”, masticata mentre si beve ne esalta il gusto. Con ghiaccio con uno o due chicchi di caffè come decorazione,come correzione per il caffè o con l’aggiunta di acqua fredda “con il fantasma”.
Ingredienti:
250 ml. di latte
1 uovo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di farina
3 cucchiaini di sambuca
1/2 tazzina di caffè
cacao amaro q.b.
Procedimento:
In un tegamino largo versate l’uovo con lo zucchero e lavorate fino ad ottenere un composto spumoso e schiarito, aggiungete la farina e sbattete bene fino a ottenere un composto cremoso ed omogeneo.
Aggiungete pian piano il latte a filo e mettete sul fuoco a fiamma bassa, portate ad ebollizione girando di continuo in modo che non si formino grumi. Versate il caffè e la sambuca, spegnete il fuoco non appena la crema ha raggiunto la densità desiderata. Servitela in coppette larghe ed alte e guarnite con un chicco di caffè.
Il dolce è servito!!