Provincia: under attack/1

Aldo Bianchini

SALERNO Under attack !! La Provincia di Salerno è sotto attacco!! Beh, non è certo una notizia da “prima pagina”, o almeno per me non lo è. Lo vado dicendo da tempo che l’Ente Provincia è sotto attacco, l’ho scritto in tutte le lingue, l’ho detto in ogni modo, anche ai diretti interessati, ma il presidente Edmondo Cirielli è duro e non sente ragioni. Non vuole arrendersi all’evidenza che è cominciata la caccia grossa il cui obiettivo finale,a torto o a ragione, potrebbe essere proprio lui. Ma tutto questo le esaminerò per Voi e con Voi, amici lettori, nelle prossime puntate di “Provincia Under Attack”. Questa mattina mi fermo alla cronaca stretta perché ce n’è tanta da raccontare. Dunque sono finiti dietro le sbarre alcuni personaggi, tutti relazionati alla Provincia, alcuni dei quali ai vertici dirigenziali tra turismo e ragioneria, altri legati alle convenzioni ed alle onlus che spesso dimostrano crepe di credibilità e di trasparenza. Chi sono le  persone finite in manette, in carcere o ai domiciliari, è presto detto: Vittorio Aliberti, Giovanna Musumeci, Mario Bisogno, Pamela De Leo e Sabina Primaverile. Avrebbero, con un raggiro artificioso di false fatturazioni e presunte manifestazioni, incassato oltre un milione di euro. Il condizionale è d’obbligo e le accuse tutte da provare. L’operazione è stata condotta, come si conviene, in gran segreto dalla Guardia di Finanza di Salerno che da tempo ha messo gli occhi sull’Ente Provincia. Credo che nei prossimi mesi non mancheranno altre sorprese. Bella roba dirà qualcuno! Mentre qualche altro (ufficio stampa Provincia docet!!) subito a precisare che si tratta di roba vecchia afferente la “giunta Villani”. Può essere, anzi certamente è, ma alla gente poco interessa perché poco sa e poco percepisce. Legge solo i titoli e vede le tv private da cui trae la convinzione che “la provincia di Cirielli è allo sbando”. Ecco perché ho sostenuto e sostengo che Cirielli è duro e non vuol capire che tutto questo sfacelo, da Angelo Cavaliere in poi, si riversa dannosamente soltanto sulla sua immagine e sulla sua gestione. Capisco anche la fretta, gentile Presidente, di rappresentare subito la  “fiducia nell’azione degli inquirenti”, ma la situazione a questo punto è davvero fuori controllo. E mi dispiace sinceramente doverlo dire. Soprattutto a chi si era insediato a Palazzo Sant’Agostino con le migliori e condivisibili intenzioni di fare “piazza pulita” del passato e delle connessioni tra dirigenti-funzionari e personaggi esterni che in maniera squallida assediano ancora i corridoi e le stanze del palazzo, nonostante i tentativi di controllo in entrata e in uscita adottati (almeno all’inizio) dalla nuova amministrazione. Appuntamento alle prossime puntate.

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