VALLO di DIANO – Sondaggi petroliferi nel Vallo di Diano – Il Consigliere regionale Donato Pica ha chiesto la convocazione urgente di un’audizione in Commissione Ambiente. La questione Shell arriva in Commissione Ambiente della Regione Campania. Il Consigliere regionale salernitano Donato Pica, in mattinata, ha inoltrato formale richiesta al Presidente della Commissione Ambiente in Consiglio Regionale, l’On.le Luca Colasanto, di fissare con urgenza un’audizione in Commissione Ambiente, dei Sindaci interessati e del Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, estendendo l’invito all’Assessore Regionale ed ai Dirigenti regionali competenti in materia di VIA e di altre autorizzazioni, al fine di fare chiarezza sulla vicenda relativa alla richiesta presentata dalla Compagnia petrolifera Shell di effettuare sondaggi esplorativi in otto comuni del Vallo di Diano. Nella richiesta il Consigliere Pica ha evidenziato che I Sindaci, il Presidente della Comunità Montana e i comitati spontanei dei cittadini hanno già espresso un no fermo e deciso a tale ipotesi, per le possibili implicazioni di carattere ambientale e per i danni alla salute. “In particolare – dichiara Pica – preoccupano le gravi conseguenze per l’agricoltura e per le falde acquifere del comprensorio Vallo di Diano, in considerazione della conformazione dei luoghi individuati per tali trivellazioni. Nel contempo, non possono essere sottaciute le implicazioni relative al rischio sismico trattandosi di aree molto esposte in tal senso” aggiunge il Consigliere regionale Pica. Una richiesta che a breve, da quanto asserito dallo staff della Commissione, porterà i sindaci dell’area ed i vertici degli Enti locali interessati alla questione, ad essere ascoltati in Commissione. “Tralasciando ogni valutazione in termini di indotto socio-economico e di crescita dei livelli occupazionali, fattori tutti da individuare ed approfondire, va detto che circa 10 anni fa vi fu una netta presa di posizione contro gli insediamenti petroliferi progettati dalla Texaco anche sulla scorta di studi specialistici e di analisi tecniche ancora attuali – conclude Pica – da qui credo bisogna partire, senza alcun preconcetto, per ribadire la volontà chiara e netta dei cittadini del Vallo di Diano”.