da Filippo Ispirato
Ebbene sì dagli scarti dei limoni della Costiera amalfitana si sta già producendo energia green, così come dalle bucce delle arance che gli alberghi della Divina premono per la colazione degli ospiti. I fondi dei caffè che la prossima estate saranno degustati dai visitatori di tutto il mondo diventeranno substrato per fungaie.
E non solo: l’intero ciclo di rifiuti diventa sostenibile, raggiungendo in sostanza il recupero totale di tutta la parte riciclabile, grazie a pratiche di economia circolare messe in campo con il progetto Zero Rifiuti in Costiera Amalfitana.
Il progetto è promosso dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi in collaborazione con Hotel Rifiuto Zero, società specializzata nella consulenza e gestione sostenibile di attività̀ turistico ricettive, e il Consorzio Omega, realtà operante nella gestione del ciclo di raccolta dei rifiuti locali. Il progetto ha coinvolto diversi imprenditori e amministratori locali attenti alla tematica dell’ambiente e della sostenibilità.
In seguito alla pubblicazione del Dlgs 116/2020, che ha introdotto la possibilità per le utenze produttive di decidere autonomamente di conferire i propri rifiuti ad un’azienda autorizzata, diversi esercenti delle attività turistico ricettive della Costa d’Amalfi hanno mostrato interesse per affidare raccolta, gestione, trattamento e smaltimento dei rifiuti a un soggetto a loro scelta. Dopo che la legge ha aperto nuove strade, l’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi è intervenuta come collettore per sostenere i suoi associati in un percorso unitario, consapevole ed efficace. Nell’ottica di individuare forme gestionali e operative orientate a efficienza, efficacia e economicità delle attività intraprese, nonché la ricaduta di effetti positivi per l’intero territorio, ha scelto di affiancarli nella definizione di un progetto comune di economia circolare, che è nato ed è partito ad inizio 2022 con il nome di Zero Waste Amalfi Coast
Zero Waste Amalfi Coast nasce con l’obiettivo di realizzare un protocollo di buone pratiche. Uno dei punti salienti è l’attività di riutilizzo dei “sottoprodotti”, che già sta portando a produrre energia elettrica dalle bucce degli agrumi, e che vedrà realizzare fungaie dai fondi del caffè. Inoltre, la forza è legata alla forte capacità di condurre i partecipanti alla corretta gestione del ciclo dei rifiuti, fin dallo smaltimento in albergo, creando un ciclo virtuoso che porta ad elevate percentuali di differenziazione e al recupero come materia nobile della totalità delle frazioni riciclabili. Questo grazie ai partner di Zero Waste Amalfi Coast. Hotel Rifiuti Zero interviene con un piano di formazione per il personale delle strutture e un piano informativo per comunicare e diffondere le corrette pratiche di gestione dei rifiuti ai propri ospiti, monitora e misura il corretto andamento e la reale gestione sostenibile delle strutture aderenti, con sopralluoghi scadenzati e un report della struttura di riferimento. Il Consorzio Omega, azienda di primo piano che già opera in Costiera amalfitana, garantisce la corretta gestione del ciclo di raccolta dei rifiuti rispondendo alle particolari esigenze del comparto e del territorio, garantendo efficienza ed efficacia ed operando con mezzi adatti alla conformazione delle strade, di misure e in numero ridotto per evitare carichi logistici. Una rivoluzione green che porterà poi alla produzione di documentazione comprovante il reale sforzo di sostenibilità attuato dalle strutture per l’ottenimento di una certificazione di sostenibilità.
Zero Waste Amalfi Coast diventa dunque parte integrante della strategia sostenibile per la Costa d’Amalfi, riunita sotto un marchio che identifica le strutture aderenti: Zero Waste Hotels. Si tratta dell’ennesimo progetto dedicato alla sostenibilità promosso dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi, che ha già realizzato iniziative importanti dedicate alla mobilità sostenibile, come l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, che hanno contribuito a rendere la Costiera il miglior viaggio al mondo per i veicoli elettrici secondo il portale inglese Compare The Market, e come il progetto pilota per la mobilità alternativa con i monopattini in sharing che presto porterà ad un intervento stabile.