da Pietro Cusati
Scarso utilizzo dei farmaci antivirali negli ospedali italiani,il Sen. Prof. Avv. Francesco Castiello ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute , solo un paziente su quattro viene curato tramite la loro somministrazione. L’elevato coefficiente di contagiosità da Covid-19 – variante Omicron , sta provocando una ulteriore, preoccupante ripresa della diffusione della pandemia, favorita anche dall’allentamento dei vincoli che ne hanno sinora arginato la propagazione. I vaccini si sono dimostrati incapaci di impedire il contagio ancorché si siano rivelati di indubbia efficacia nel contenere la gravità della malattia e il numero dei decessi. Negli Usa ed in vari altri Paesi l’impiego di farmaci antivirali costituisce usuale fattore complementare della strategia complessiva contro la pandemia. Secondo il Sen. Prof. Avv. Francesco Castiello, in Italia tra la fine del 2021 ed il febbraio 2022 le terapie con i farmaci antivirali sono state 108mila soltanto a fronte di nuovi casi di contagi, arrivati nello stesso periodo, a ben 8,2 milioni. Un così scarso utilizzo è dovuto alle assurde disposizioni vincolistiche vigenti, che impediscono la prescrizione dei farmaci stessi da parte dei medici di famiglia e la loro vendita nelle farmacie. La complicata procedura vigente prevede, infatti, che i medici di famiglia segnalano i pazienti da trattare con gli antivirali agli specialisti ospedalieri, infettivologi e pneumologi, cui spetta di prescriverli, dopodiché vengono distribuiti soltanto dalle farmacie ospedaliere. Sennonché, mentre si perfezionano i vari passaggi procedurali, spira il termine di 5 giorni dall’insorgenza dell’infezione e i farmaci stessi non sono più efficaci. La farraginosa procedura è stata criticata da Guido Rasi, già direttore esecutivo di EMA, l’Agenzia del Farmaco europea, il quale auspica un più largo uso degli antivirali censurando la sproporzione tra il numero, in forte espansione, dei nuovi contagi e il numero, micragnoso, delle prescrizioni degli antivirali.
A tal proposito il Sen. Prof. Avv. Francesco Castiello ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della Salute Speranza per chiedere se è a conoscenza dello scarso utilizzo dei farmaci antivirali, tanto che solo un paziente su quattro viene curato tramite la loro somministrazione e quali provvedimenti intende assumere per semplificare le pletoriche procedure di prescrizione e consentirne la gestione da subito direttamente sul territorio.