Processo Chernobyl: Dopo cinque anni il rischio è la prescrizione.

Antonio Citera

Il processo per l’operazione Chernobyl, che vede 38 persone coinvolte passa da Santa Maria Capua Vetere a Salerno. Un traffico di veleni ,con smaltimento illecito di rifiuti nei terreni agricoli. -Un disastro doloso ambientale dicono i giudici –  cagionato dalle condotte criminose dei componenti della citata organizzazione criminale, i quali partecipando al sodalizio criminoso in modo continuativo e permanente ed apportando il proprio materiale,cagionavano dolosamente un disastro ambientale a causa dell’illegittimo smaltimento dei rifiuti.- Grazie a una denuncia del Codacons è emerso che tali terreni sono concentrati  anche nel Vallo di Diano.

Sono ben 35 le tipologie di rifiuti che sono state individuate nei terreni dei 4 comuni del Valla di Diano coinvolti nello sversamento illecito. San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio, Teggiano e San Rufo . Negli stessi, sarebbero stati sversati rifiuti speciali provenienti, in gran parte, dalle navi attraccate o ormeggiate presso il porto di Napoli. E che, dopo essere stati trattati, in assenza di lavorazione o depotenziamento della carica inquinante, sono stati abbandonati su fondi agricoli. Oltre 40 mila metri quadrati di terreno interessato da veleni di varia natura. Si va dalle feci animali allo scarto di tessuti vegetali, dai rifiuti tossici provenienti dalla lavorazione della pietra, a soluzioni acquose di varia natura, ancora rifiuti provenienti da lavorazioni edili , fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue, residui di trattamenti delle acque reflue industriali, fanghi provenienti dalle fosse settiche di navi approdate nel porto di Napoli. La notizia dell’individuazione dei terreni coinvolti nel traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi venuto alla luce nel 2007, ha suscitato non poche preoccupazioni tra gli abitanti del Vallo di Diano. In questi anni i terreni confinanti con quelli contaminati sono stati coltivati ed i prodotti della terra sono stati venduti e consumati. ». A distanza di 4 anni dalla scoperta del traffico, nessuna bonifica è stata fatta. Intanto, tra le 38 persone rinviate a giudizio, 13 sono residenti nella provincia di Salerno, e tra gli altri, vennero incriminati due agricoltori di Teggiano, nel Vallo di Diano (uno dei quali morto nel 2010), per aver accettato di smaltire illegalmente fanghi di depurazione anche provenienti dall’Ucraina nei propri terreni. Traffico illecito di rifiuti speciali, associazione per delinquere, disastro doloso ambientale le accuse per loro. Proprio per la specificità della situazione, nei giorni scorsi, il processo che doveva tenersi a Santa Maria Capua Vetere, è passato al tribunale di Salerno, infatti, i giudici della prima sezione penale del tribunale sammaritano, presidente Orazio Rossi, a latere Francesca Auriemma, hanno accolto una eccezione presentata dai legali dei 38 imputati, tutti imprenditori, agricoltori e amministratori pubblici. Il tribunale si e’ dichiarato incompetente per territorio, in quanto i reati principali contestati agli imputati sarebbero stati commessi nel territorio Salernitano. Ma anche il territorio casertano è stato cosparso di liquami, quindi come ne usciamo? Che linea di principio si segue?. L’unica da seguire sarebbe quella di tutelare un processo e non di affossarlo. Per questo appare molto inverosimile un passaggio di testimone che potrebbe avere come unico effetto nefasto quello di far chiudere il processo per prescrizione. Una decisione discutibile perchè l’ondata putrida ha invaso anche la provincia di Caserta e non solo quella di Salerno. Intanto il Codacons Campania si è costituito parte civile. Ora si attendono le date delle udienze, per far luce sulle novecentomila tonnellate di rifiuti interrate in maniera fuorilegge, tra la provincia di Caserta, Salerno, Benevento e Foggia. Purtroppo, il rischio e’ la prescrizione, come il dibattimento nato dall’operazione ‘Cassiopea’, che nel 2003 porto’ alla luce traffici di rifiuti pericolosi tra le industrie del Nord e il Casertano, dove i fusti venivano sotterrati, concluso con il non luogo a procedere per i 95 imputati. Chi ha sbagliato deve pagare amaramente con il carcere per questo irresponsabile gesto vergognoso ed altamente pericoloso per la salute umana. Ecco perchè è doveroso chiarire le responsabilità di coloro che sono stati accusati di un gesto tanto crudele quanto agghiacciante. Fornire una porta sul retro dalla quale far dileguare un’illegalità è sempre un regalo per i colpevoli (che siano i 38 o che siano altri). Seppellire, insieme a quei rifiuti, anche un incartamento di prove e di controlli chiuderebbe un altro capitolo negativo. L’ennesimo d’Italia.

 

3 thoughts on “Processo Chernobyl: Dopo cinque anni il rischio è la prescrizione.

  1. Caro sig. Citera invece di dire solo idiozie si legga realmente le carte di un indagine che non doveva proprio essere fatta vista che la prima richiesta di rinvio a giudizio non è mai avvenuta come ha accertato il GUP Dott:. Chiaromonte per mancanza di prove fornite dalla Procura ma sopratutto dagli investigatori. Non si pone il dubbio come rifiuti liquidi provenienti dalle sentine delle navi possono essere trasportati con camion cassonati fin nel cilento? Seppur doveva nascere questa inchiesta perchè non si è provveduto fin da tempi non sospetti ad arrestare e fermare i produttori dei rifiuti e non semplici autotrasportatori produttori identificati nei gestori dei quattro impianti di depurazione pubblici coinvolti vedi Mercato San Severino gestito dal Gen: Jucci oppure si è voluti colpire i piccoli per non arrestare i grandi nomi per non arrivare al terremoto politico giudiziario visto anche i processi in corso e le dichiarazioni di Catenacci in merito. Allora secondo il mio modesto parere le si dovrebbe chiedere come mai sistematicamente da sedici anni non finisce questa onerosa emergenza rifiuti e i soliti polituncoli di turno che cavalcano la tigr? Come lei ben conosce credo ci sono tante alternative allo smaltimeto dei rifiuti in discarica (impianti di compostaggio e selezione) impianti che vengono regolarmente contestati dai cittadini autorità e media .Assumendomi tutte le responsabilità di ciò che ho detto abbia la bontà se vuol conoscere realmente l’operazione chernobyl e risolvere finalmente l’emergenza rifiuti in campania mi contatti a presto.

    1. Finalmente qualche persona che dice la verità e non ha paura di nascondersi dietro ad un dito brava. Hai ragione che per sedici anni si è voluta questa onerosa emergenza rifiuti in campania da politici di turno e da magistratura totalmente cieca su questi problemi nessuno mai ha creato una valida alternativa fatta solo di chiacchiere e di soldi tanti soldi buttati al vento per poi nascondersi dicendo sempre che è colpa della camorra svegliatevi finalmente e fate trovare la soluzione ad imprenditori seri campani.Senza aspettare i soliti nordisti che trovano soluzioni fasulle.

  2. Finalmente qualche persona che dice la verità e non ha paura di nascondersi dietro ad un dito brava. Hai ragione che per sedici anni si è voluta questa onerosa emergenza rifiuti in campania da politici di turno e da magistratura totalmente cieca su questi problemi nessuno mai ha creato una valida alternativa fatta solo di chiacchiere e di soldi tanti soldi buttati al vento per poi nascondersi dicendo sempre che è colpa della camorra svegliatevi finalmente e fate trovare la soluzione ad imprenditori seri campani.Senza aspettare i soliti nordisti che trovano soluzioni fasulle. Scusate non sono molto pratico di e-mail.

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