Vallo di Diano. LA CORSA ALL’ORO NERO. Prevale il NO

Antonio Citera

Un grido comune quello lanciato dai sindaci e dalle istituzioni del Vallo di Diano. Un discorso attento, una valutazione eco- ambientale, ed un secco NO alla richiesta della Schell, questo il responso, un’unanimità decisa e armonica che ha fissato criteri d’incompatibilità con uno sfregio ambientale , che di fatto si ripercuoterà anche e soprattutto sulla salute dei cittadini. Salvaguardare i beni comuni, quali l’ambiente, il paesaggio.  Non si può insistere ancora nelle risorse energetiche derivate da combustibili fossili, ma bisogna puntare alle energie rinnovabili, sicure, pulite ed al risparmio energetico, vi è bisogno di un’economia durevole , sostenibile ed armoniosa con la natura, ma soprattutto bisogna tutelare la pubblica incolumità, prendendo spunto dagli effetti i che iniziative del genere hanno causato nella vicina Basilicata.

E’ la shell, il colosso petrolifero Anglo – Olandese, che nei giorni scorsi, con una serie di protocolli, effettuati in alcuni comuni del Vallo di Diano.  Ha chiesto esplicitamente il permesso di poter procedere alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, nelle aree comprese tra i comuni di Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano. Ed ancora in alcuni comuni della già colonizzata Basilicata. Un progetto ambizioso quello della multinazionale del petrolio, che ha denominato “ Monte Cavallo”. Dopo una prima scrematura della situazione , i sindaci coinvolti nel progetto, hanno espresso in maniera univoca il loro NO alla possibilità offertagli dalla Shell. Tra i più convinti sostenitori del NO, il sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, il quale invita tutti ad un’attenta riflessione.  – Non crediamo a chi grida al miracolo economico – dice Pellegrino- Prendiamo atto dalla Basilicata, dove il 70% del territorio è trivellato, quali vantaggi ha avuto? . – Circa 370 chilometri di tubature,che saranno abbandonate nei terreni, determinando un vero e proprio disastro ambientale .Per non parlare,- continua Pellegrino,- del notevole aumento di patologie tumorali, respiratorie, cardiocircolatorie o magari delle tante sorgenti d’acqua che oggi sono inquinate o ancora della scomparsa di vigneti che producevano un ottimo vino , o della desertificazione di alcune aree- Affermazioni che trovano  approvazione in quasi tutti gli organismi istituzionali e tra l’opinione pubblica. Contrari a prescindere anche il Presidente della comunità montana Raffaele Accetta, il quale afferma- non si può pensare ad una trivellazione del nostro territorio ricadente in parte nel perimetro del Parco Nazionale  Cilento e Vallo di Diano, e comunque un territorio in area contigua, studi approfonditi –continua Accetta- da parte della comunità montana,già in passato hanno interessato il territorio dal punto di vista geologico, quindi conosciamo bene la struttura dello stesso, e non possiamo permetterci di dar via libera ad un’azione dannosa per lo stesso. Riteniamo sia giusto dire no al progetto specie in un momento in cui la politica  economico imprenditoriale del territorio è indirizzata verso sistemi di sviluppo che hanno nella qualità dell’ambiente il proprio punto cardine – conclude Accetta. Una ferma posizione verso il NO, arriva anche dal Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, che tramite il vice presidente Corrado Matera, fa sapere di essere contrario ad ogni tipo di estrazione di idrocarburi nel  territorio.  A Montesano sulla Marcellana il sindaco Dino Fiore, ha convocato un consiglio comunale monotematico – “Ho ritenuto, convocare un consiglio comunale monotematico sull’istanza di ricerca di idrocarburi in terraferma pervenutaci giornata di dalla società Shell spa con l’obiettivo di divulgare questa notizia a tutta la cittadinanza montesanese e rimarcare ancor più la specificità del nostro territorio, in primis la vera grande risorsa di oggi che è l’acqua, che non si addice in alcun modo al petrolio”. Conclude il sindaco di Montesano: “ A seguito della vicenda Terna, abbiamo definito il nostro Comune “Città ad alta sensibilità ambientale” proprio a ribadire la particolare attenzione per la salubrità e la bellezza incontaminata del nostro ambiente la cui tutela è compito primario della mia Amministrazione”. – L’unico Si per il momento arriva dagli Imprenditori che tramite il suo presidente, Valentino Di Brizzi, fanno sapere di essere d’accordo con le trivellazioni, – Dire NO è sempre la soluzione meno complicata, ma i nostri amministratori devono comprendere che prima di chiudere la porta in faccia ad una situazione che ha le potenzialità per garantire la stabilità economica di tanti territori, è necessario valutare con serietà il rapporto costi-benefici di tale richiesta.”-

 

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