Aldo Bianchini
SALERNO – La domanda posta nel titolo “ma gli italiani vogliono al Quirinale una donna o un figlio di buona donna” almeno per me, ormai ultrasettantenne, viene spontanea dopo averne viste veramente di tutti i colori nella politica nazionale e locale fin dagli anni ’50.
Anche il quinto scrutinio, ad esempio, che ha visto la Casellati fermarsi a quota 382 ha mandato verso il mondo esterno almeno due segnali ben precisi: fallita la compattezza del centro destra – in tanti non vogliono una donna.
E allora riparte la solita solfa dell’alfabeto dialettico-quirinalizio:
CONTE: “Nessuno può eleggere presidente di parte; possibile un presidente donna”; benissimo, allora il Presidente non potrà mai essere eletto;
LETTA: “No a proposte unilaterali. Basta provocazioni, se riesce la spallata di destra salta tutto e si va ad elezioni”; benissimo, è come se avesse detto che è tutto a posto e non si andrà mica a votare;
ALFABETO: alto profilo – bandiera – condiviso – emergenza – rosa – garanzia – giacchetta – king maker – istituzionale – maggioranza – nonno – piena sintonia – standing – veti – zero. Tutte parole che vengono sempre pronunciate e che sempre cadono nel vuoto.
E poi c’è la fatidica parola “DONNA” che in gergo politichese vuol dire buttare fumo in faccia per prendere tempo e virare verso altri lidi.
Ma davvero gli italiani vorrebbero una donna al Quirinale sulla poltrona più alta e rappresentativa della nazione ?
Secondo un recente sondaggio il 66% degli italiani dice che vorrebbe una donna al Colle. Io, naturalmente, non ho mai creduto pienamente e non credo nella linearità e trasparenza dei sondaggi in un Paese dove nemmeno il portiere di uno stabile è autonomo e indipendente (vedasi il caso di Palazzo Santoro) e dove oltre al condominio normale c’è un condominio di minoranza.
E, in quest’ottica, si sprecano petizioni e ipotesi di Quirinale al femminile.
Meglio la Moratti o la Belloni?
E’ subito sfiorita Rosi Bindi ma la Casellati non molla ed entra ed esce dal gioco?
Dire la parola “donna” va bene, eleggere una donna andrebbe ancora meglio; ma nessuno la vuole, nonostante Giuseppe Conte si affanna a dire: “Noi siamo per le donne”.
E perchè non votare per la Casellati, visto e considerato che l’avevano già votata per la Presidenza del Senato (come ha detto la Meloni).
E c’è anche chi pensa che lo sgarro alla casellati sia arrivato soprattutto da Forza Italia.
Chiacchiere, soltanto chiacchiere, meglio se incentrate su una donna, per pronunciarla e sbandierarla, per coprire verosimilmente il nulla assoluto.
Ed ecco l’editto finale di SALVINI: “Dopo la Casellati sto lavorando per un’altra donna al Quirinale”.
E allora ?; credo sinceramente che l’italiano medio non vuole una donna al Quirinale ma un “figlio di buona donna”. C’è la donna, c’è il figlio e c’è, così, la famiglia; e scusate se è poco.
L’Aula di Montecitorio in seduta comune integrata dai delegati regionali,all’ottava votazione,il bis, ha eletto il Presidente della Repubblica BIS Sergio Mattarella ,uomo delle istituzioni che ha accettato con senso di responsabilità il voto del Parlamento e ha raccolto soprattutto le istanze del difficile momento politico ,economico e pandemico che il paese sta vivendo e per il PNRR. Il popolo italiano ringrazia Mattarella, uomo di Stato ,per il grande sacrificio di unità .Purtroppo si è perso troppo tempo prezioso con i veti incrociati. Ora Mattarella deve di nuovo traslocare al Quirinale ed avere a che fare ,alla sua età, con la classe politica che non ha dato un buon esempio al paese ,all’europa e allo stesso Mattarella e a Draghi. Che iddio possa illuminare questi cosiddetti grandi elettori che molti di loro si sono dimostrati piccoli piccoli ,anzi non degni di votare un nuovo Presidente della Repubblica..