Aldo Bianchini
SALERNO – Il dibattito sulla scuola infiamma varie platee di commentatori o di semplici ciarlatani del web.
Interessante il dibattito sul gruppo web “Laboratorio Politico di Elisabetta Barone” creato proprio per dare la possibilità a tanti di contribuire a tenere viva la proposta politica della prof.ssa Elisabetta Barone (dirigente scolastica di vaglia), già candidata sindaca per quella parte della sinistra salernitana che non si riconosce né nel PD e neppure nel “sistema di potere politico deluchiano”.
E’ vero che gli elettori non hanno premiato la Barone (credo più per colpa delle tante cariatidi presenti nelle sue liste che per sue specifiche carenze) ma la stessa soprattutto in tema scolastico può e deve dire la sua in una materia che conosce a menadito. E aggiungo che nei panni di De Luca non perderei neppure un secondo per consultarla al fine di mediare una giusta soluzione, anche alla luce dell’incarico nel provveditorato regionale assunto dalla stessa Barone.
Ed anche se questo giornale è stato sufficientemente ostracizzato dal suo ufficio stampa in campagna elettorale, rispondendo al mio essere giornalista, non posso non condividere il pensiero che la Barone ha espresso in merito alla sicurezza nella scuola rispondendo ad un mio articolo del 27 dicembre scorso con cui commentavo una recente proposta di deresponsabilizzazione parziale dei dirigenti scolastici da quel gravame che oggi ricade sulle loro teste: “È un passo avanti che non ci esonera perché se crolla un soffitto, che non dava ad occhio immagini di cedimento, e per il quale pertanto non si era fatta comunicazione né si era interdetto, il ds né è responsabile. Ma il ds non è un tecnico strutturista in grado di prevedere i possibili cedimenti di solai o cose analoghe”.
Idee e soprattutto cognizioni di causa molto chiare, non c’è alcun dubbio; anche perché la sicurezza nelle scuole è una materia magmaticamente molto fluida e ciò che può apparire sicuro al minimo intoppo non lo è più. Diceva anche giustamente una frequentatrice (tale Nadia !!) del gruppo di cui sopra che ha scritto sulla scuola: “Quando si riesce a gestire sicuramente è il luogo più sicuro …”. Sembra una frase fatta ma non lo è; questo concetto è l’espressione massima dell’insicurezza della sicurezza, soprattutto in presenza di una pandemia che ancora non conosciamo nei suoi molteplici tentacoli.
Ieri (venerdì) i il governatore De Luca, dalla sua tv, ha annunciato con fermezza che le scuole lunedì non riapriranno ed ha emanato l’ordinanza n. 1/2022 a chiusura della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e delle scuola secondaria di primo grado; bene !! almeno c’è uno che decide, anche se sbaglia comunque decide. vedremo se il Governo impugnerà e cosa deciderà il Tar.
E se da un lato ci mettiamo a contestare tutte le decisioni, mentre dall’altro invochiamo un’unica voce in gradi di decidere per lo sport, per la scuola, per il lavoro e per le professioni, davvero non ne usciremo più.
Per mancanza di obiettivi dati scientifici è stato commesso un errore imperdonabile in partenza; da marzo 2020 le scuole dovevano rimanere chiuse almeno fino a febbraio 2021 per adeguarle strutturalmente e metterle in sicurezza con tutte le tecnologie possibili. Non è stato fatto niente e ci sono ancora mense scolastiche, addirittura di scuole materne, che sono sprovviste di sanificatori. Ma di che parliamo, del nulla ?
La Barone dice ancora: “No a chiusure generalizzate, dad dove serve”; non è un’eresia, anche sa va discussa e concertata; abbiamo di tempo fino alla fine di gennaio. Speriamo nel frattempo che qualcuno, anche a livello istituzionale, la stia a sentire.
UN CAOS DA AZZOLINA A BIANCHI. Sono troppi i bambini da vaccinare in Italia, ancora tre milioni e 200mila. Questa volta la dad non per scelta ma per necessità. Non solo Il Presidente della Regione Campania ma soprattutto Genitori,Sindaci , amministratori locali , medici, sindacati e Dirigenti Scolastici, chiedono di posticipare di almeno 15 giorni il ritorno tra i banchi. Con un quadro epidemiologico in rapido peggioramento che ha causato serie difficoltà di tracciamento e di screening. L’ordinanza n. 1, del 7 gennaio 2022, del Presidente De Luca prevede la non riapertura fino al 29 gennaio 2022 per le Scuole medie, elementari e scuole dell’infanzia perché : “non ci sono le condizioni minime di sicurezza”ed è garantita l’attività in presenza per inclusione ai disabili. Il Decreto- legge approvato dal Governo il 5 gennaio 2022 ha introdotto nuove regole ,creando una confusione per la gestione delle quarantene: alla materna, in presenza di un positivo in classe, scatta la sospensione delle attività per dieci giorni mentre alle elementari con un solo caso si applica la sorveglianza, che prevede un tampone al primo e al quinto giorno dalla scoperta del caso, e con due si va in dad per dieci giorni. Per le medie e le superiori la norma prevede invece tre diversi step: con un caso di positività si continua ad andare a scuola in presenza e si applica l’autosorveglianza e l’obbligo di mascherine Ffp2; con due casi chi è vaccinato con il booster o guarito da meno di 4 mesi resta in classe, i non vaccinati e i vaccinati e guariti da più di 120 giorni vanno invece in dad; con 3 positivi, tutta la classe resta a casa e segue le lezioni da remoto per un tempo massimo di 10 giorni.
.