Petrolio nel Vallo: Di Brizzi risponde ad Accetta

Da uff. stampa AIV

VALLO di DIANO – “Apprendo con stupore del tono risentito con cui il Presidente della Comunità Montana manifesta la sua irritazione a fronte dell’esigenza di valutare l’opportunità che per mio tramite è stata espressa dagli imprenditori”. Ciò è quanto affermato dal Presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano – Valentino Di Brizzi – all’indomani delle dichiarazioni polemiche con cui l’Arch. Raffaele Accetta “rispedisce ai mittenti” eventuali “attacchi ingenerosi”. “Non era intenzione mia – ha dichiarato il Presidente dell’AIV” – attaccare ingenerosamente chicchessia. Abbiamo solo espresso la nostra ferma contrarietà di fronte al fatto che una parte dei Sindaci del ns. territorio, in un incontro a Sala Consilina, ha liquidato la richiesta della Shell con un secco NO, dando vita, almeno secondo quanto si legge dai giornali, ad un comitato, presieduto dalla Comunità Montana, che avrebbe avuto il compito di stilare un documento di diniego alla richiesta di VERIFICA dell’esistenza di giacimenti petroliferi.” “E’ il caso di chiarire – continua Di Brizzi – che qui non stiamo parlando di estrarre il petrolio, ma stiamo ancora nella fase di verificare se, nel nostro sottosuolo, esistano o meno giacimenti petroliferi.” “Quanto poi – va avanti il Presidente dell’Associazione Imprenditori del Vallo di Diano – alla capacità dei nostri amministratori di cogliere le opportunità di crescita, facendo espresso riferimento al Patto Territoriale, è bene sottolineare come l’opportunità di tale progetto, messa in piedi nel lontano 1999 dal Presidente Corrado Pandolfo, stimolò, in quella fase, le imprese a fare investimenti e a creare occupazione nel Vallo di Diano, ma COSA è stato fatto dai nostri amministratori e dai politici del territorio negli ultimi 15 anni, per dare vita ad infrastrutture tali da fare in modo che quelle ed altre imprese rimanessero in vita o crescessero economicamente? QUALE programmazione territoriale abbiamo posto in essere e QUALI progetti concreti abbiamo realizzato tali da consentire ai nostri giovani e alle nostre imprese di non recarsi altrove per esprimere le proprie potenzialità?” Il Presidente della Comunità Montana – conclude Di Brizzi – dimentica che ormai da troppo tempo stiamo lamentando lo spopolamento dei nostri Comuni, l’emigrazione dei nostri giovani prima, e delle nostre imprese oggi, e questo non è certo frutto delle opportunità di crescita colte dai nostri politici. Le progettazione, a parer mio, non possono essere messe in atto una volta ogni 10 anni, ma sarebbe il caso di porne in essere 10 ogni anno” E’ necessario, pertanto, di fronte alla problematica giacimenti petroliferi, così come di fronte a tutte le altre esigenze del ns. territorio, dare vita ad un confronto serio e costruttivo, lasciare da parte gli interessi politici ed evitare, come ci risulta sia stato fatto in quella riunione di Sala Consilina, di liquidare gli argomenti senza valutarne concretamente e con la partecipazione di tutti gli attori del territorio, eventuali potenzialità e/o eventuali danni”. Prendo, invece, atto – termina Di Brizzi – del fatto che a fronte della mia sollecitazione a coinvolgere i cittadini, possibilità formalizzata anche dal Direttore della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino – Dott. Michele Albanese – ad eventualmente dar vita ad un referendum popolare, il Presidente della Comunità Montana abbia dichiarato di non escludere tale evenienza.

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