Aldo Bianchini
SALERNO – “E viva le donne, viva le belle donne, che sono le colonne dell’amor”, era il ritornello di una mitica sigla televisiva (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri; musica di Riccardo Vantellini e Pippo Baudo) edizione 1070 di “Settevoci” andata in onda per la prima volta il 6 febbraio 1966, un ritornello che accompagnò tutti gli italiani fino al giugno del 1970.
Quella di Baudo fu, comunque, una trasmissione che in un certo senso, precorrendo i tempi, cercò di sdoganare l’immagine della donna, legata solo alla bellezza ed all’amore, per proiettarla nel novero del sistema sociale che conta, a cominciare proprio dall’immagine televisive che speculava, purtroppo, anche se non soprattutto sulla bellezza.
La politica, però, è altra cosa; lì non si può sgambettare con tette e glutei al vento, lì si devono prendere i voti dopo aver a lungo lavorato tra la gente e fatto politica, quella vera, quella con la P maiuscola. E nelle consultazioni elettorali dove le famigerate “quote rosa”, introdotte inutilmente dal rosatellum, diventano sgangherate o scompaiono del tutto, ecco che arriva la frittata e con essa il blackout delle donne, sulle cui aspirazioni politiche si spegne la luce.
E’ accaduto, purtroppo, nelle ultimissime consultazioni “non popolari ma decisamente privatistiche” (Del Rio non poteva fare di peggio !!) per l’elezione dei consiglieri provinciali di Salerno; i cosiddetti “signori” della politica provinciale hanno fatto di tutto per mandare in frantumi i sogni di gloria delle poche donne; e pensare che in ogni occasione tutti i politici con il loro bla-bla-bla non hanno fatto altro che magnificare le presunte qualità “politiche” delle donne, di tutte le donne.
Il risultato delle elezioni 2021 è stato assolutamente deludente, due sole donne sono entrate a pieno diritto in consiglio provinciale: Sonia Alfano (1359 voti) sindaco di San Cipriano Picentino in quota Fratelli d’Italia e Filomena Rosamilia (2207 voti) consigliera comunale di Eboli in quota Campania Libera; quasi un record di consensi che non rispecchia, però, la situazione generale delle donne in politica che ancora devono faticare parecchio per conquistare almeno la reale parità di genere.
“Perdete ogni speranza o voi donne che entrate in politica ?”, fortunatamente non è proprio così; anche perché se così fosse non rimarrebbe altro che solfeggiare il mitico ritornello di Settevoci per ricominciare tutto daccapo.
In campo maschile, invece, tutto è andato secondo le previsioni con un polpettone generale, trito e ritrito, che intristisce soltanto a leggere i nomi, i numeri, le percentuali e le appartenenze.
Ma oggi è Natale, c’è spazio solo per gli auguri: Buon Natale a tutti, soprattutto alle donne … a tutte, e non solo a Sonia e Filomena..