Aldo Bianchini
SALERNO – Le mitiche convention della Banca Monte Pruno di Fisciano – Roscigno e Laurino sono, finalmente, approdate a Salerno in uno skyline da favola con la Divina Costiera a fare da sfondo attraverso i finestroni del salone dei ricevimenti e da pranzo; un altro successo, l’ennesimo, è stato srotolato dallo staff dirigenziale e dai tecnici specializzati; evito di raccontare i numeri perchè a tanto hanno già provveduto i numerosi report giornalistici di queste ultime ore, e supero in blocco l’ottima fase tecnica della convention sviluppatasi nell’ampio teatro del Grand Hotel Salerno (la struttura alberghiera più grande della città) in cui, già da qualche anno, la politica locale e regionale si dà battaglia.
Parto, quindi, dal “tavolo 19” e dai convitati presenti, tra gli altri l’amico Amerigo Marino e Maddalena Mascolo (direttrice editoriale di questo giornale) e dai commenti-giudizi che l’italiano medio solo quando è seduto a tavola sa stilare e rilanciare.
“Una zarina e due uomini d’oro alla corte di … Re Michele”, questa la sintesi dei nostri commenti che si sono intrecciati tra una portata e l’altra (da citare l’ottima calamarata alla pescatrice) con un’attenta disamina delle peculiarità personali e professionali della zarina (dott.ssa Anna Miscia, presidente del CdA della BMP) e dei due uomini d’oro dello staff direzionale (i dottori Antonio Mastrandrea e Cono Federico). Alla fine il giudizio è stato unanime, il Re è sempre e soltanto lui, il direttore generale della BMP Michele Albanese che ha saputo pazientemente scegliere e mettere insieme la tecnica bancaria della Miscia, l’eccellente comunicazione di Mastrandrea e il bagaglio culturale-finanziario di Federico.
Non era un’impresa facile e, secondo me, non lo è stato; ma Michele ce l’ha fatta mettendosi sicuramente anche in gioco perché alle origini dell’ambizioso progetto si sarà certamente trovato dinanzi ad una scelta: mettere insieme tre evidenti professionalità e rischiare di rimanerne schiacciato o dare ad ognuno di loro uno specifico compito nell’ambito del modello lavorativo pensato e farli diventare parte integrante di uno stesso sistema ?
Con il senno di poi sembra facile, ma il d.g. fece una scelta difficile in un mondo dove anche un esperto conoscitore delle sensazioni e aspirazioni umane rischia di capitolare; decise di creare intorno a se quello che in politica viene genericamente indicato come il “cerchio magico”.
Insomma all’unanimità il “Tavolo 19” ha fatto suo il concetto prima espresso concordando anche su un altro aspetto non meno rilevante: “Michele Albanese ha dimostrato di essere un vero manager, capace di controllare tutto senza lasciar passare il messaggio che a decidere sia solo lui”.
Bando alle mie riflessioni per dare lo spazio che merita anche la cronaca della giornata inondata da uno splendido sole che von i suoi raggi ha invaso il mare di cobalto della Costiera Amalfitana.
Da una lunga riflessione pubblicata su FB da Antonio Ciniello (vice presidente BMP e delfino fidatissimo di Albanese, capace di trovarsi sempre un passo indietro) ripresa per sintesi: << ….“Riprendiamoci il presente – Costruiamo il nostro futuro” è il titolo della convention aziendale che l’istituto di credito cooperativo ha tenuto proprio nella Città di Salerno alla presenza di dipendenti, collaboratori ed importanti ospiti … La convention è stata impreziosita dalla presenza dei vertici del credito cooperativo nazionale e regionale come il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba, il Presidente della Federazione delle Banche di Comunità Campane Calabre Amedeo Manzo ed il Direttore di Federcasse Sergio Gatti … “La convention odierna – ha evidenziato il Direttore Generale Michele Albanese – segna l’ennesima fase positiva della nostra Banca. E’ stato un modo per ringraziare tutti coloro che, con grande impegno, hanno attivamente contribuito al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Siamo particolarmente soddisfatti perché è stata una speciale occasione per discutere di credito cooperativo, grazie alle personalità che ci hanno onorato della loro qualificata presenza. Una convention, quindi, per celebrare, nel migliore dei modi, gli ottimi risultati, ma sicuramente per fissare nuovi e sfidanti traguardi da conquistare insieme”.