Aldo Bianchini
SALERNO – Le maglie dell’inchiesta giudiziaria sono strettissime e il riserbo degli inquirenti è assoluto, o quasi; difficile, quindi, scoprire per tempo le mosse che i giudici stanno per compiere sullo scacchiere della complicata indagine che sta travolgendo il mondo della politica salernitana sul fronte di quella arte che governa la città da circa tre decenni.
Una vocina, doverosamente anonima, sta facendo comunque uscire dal Palazzo alcune notizie che, se vere, potrebbero destabilizzare definitivamente l’apparato del sistema politico di potere che ormai è sulla bocca di tutti.
Quella vocina una decina di giorni prima delle elezioni mi aveva sussurrato che subito dopo le elezioni sarebbe successo uno sconquasso giudiziario con provvedimenti restrittivi per alcuni protagonisti della vita pubblica nostrana; non gli credetti, ma non perché non credessi nella qualità della notizia, piuttosto preferii prendere tempo per non eccedere nell’allarmismo che comunque si percepiva nell’aria.
La stessa vocina si è rifatta viva nel pomeriggio di ieri, domenica 31 ottobre, per dirmi che nel orso di questa settimana ci saranno clamorosi risvolti dell’inchiesta sulle Cooperative con l’emissione di “due” ordinanze restrittive della libertà personale a carico di due politici di primo piano e di alcuni altri provvedimenti forzati anche se meno afflittivi dei due mandati di cattura.
Ho ancora dei dubbi sulla veridicità della notizia, se dovesse accadere è il segnale che questa volta molti personaggi politici ed amministratori giungeranno al capolinea della loro vita pubblica. Oltretutto i due grossi personaggi a rischio in questi giorni a far data dall’11 ottobre sono estremamente chiacchierati. Del resto ieri pomeriggio, alle ore 16.02, sul gruppo web “Laboratorio politico di Elisabetta Barone” è apparso un post a firma della stessa Barone che la dice lunga in merito ad un commissariamento del Comune di Salerno: “Cari amici la nomina di un commissario è possibile solo se il sindaco dovesse essere arrestato visto che in caso di dimissioni andremmo semplicemente a votare di nuovo. Non possiamo chiedere il commissariamento del comune poiché al momento ci sono indagini ma nessun rinvio a giudizio”; e la Barone invita espressamente tutti i suoi adepti a prepararsi per l’eventuale prossima vittoria elettorale ed ammonisce i suoi di impegnare questo tempo per studiare il TUEL (Testo Unico Enti Locali) al fine di avere una conoscenza più precisa della macchina amministrativa.
Ritornando alla vocina non posso non riferire un’altra sua rivelazione: “Sembra che il procuratore Borrelli qualche mese dopo il suo arrivo a Salerno (10 febbraio 2020) abbia convocato una riunione plenaria dei pubblici ministeri per porre collegialmente la domanda sul perché a Salerno da decenni non c’era stata un’inchiesta giudiziaria sulla P.A. giunta a destinazione”; un fatto che a memoria personale non era mai accaduta a Salerno. E’ stata questa riunione a smuovere le acque ? Lo sapremo nei prossimi giorni di questa settimana.