SALERNO – Da qualche parte ho letto che Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, in una delle sue ormai monotone esternazioni ha violentemente attaccato il governatore della regione Stefano Caldoro reo, secondo il primo cittadino di Salerno, di aver destinato 20milioni del bilancio regionale alla “America’s Cup” che dovrebbe essere presente per qualche gara nello specchio d’acqua di Bagnoli. Ho pensato alla giustezza della riflessione del Sindaco che rimproverava al governatore di non aver destinato proprio nulla per Salerno e per la sua fantomatica metropolitana. Subito dopo, però, approfondendo la notizia mi sono dovuto ricredere. Non c’è paragone che possa reggere se si pensa soltanto alle dimensioni galattiche di una metropoli rispetto ad una città come Salerno che può essere soltanto una piccola sua frazione. E la mia mente è andata all’esperienza delle Luci d’Artista che De Luca ha propagandato in maniera eccellente e il cui costo, alla luce della Coppa America, appare ancora più spropositato. Pensate le luci sarebbero costate ben 4milioni di euro per un apprezzamento che certamente non supererà i confini del nostro Paese, l’America’s Cup dovrebbe costare la somma di 20milioni di euro per una immagine di Napoli da propagandare in tutto il mondo. Insomma, come dire che spendere cinque volte di più produce un ritorno di almeno cento volte in più, altro che luci che alla fine sono in deficit rispetto al costo spropositato. No, davvero non è possibile alcun paragone se si pensa all’indotto che la Coppa dovrebbe portare da tutto il mondo alla metropoli partenopea rispetto a quanto hanno potuto portare a Salerno i ragazzini delle diverse scuole salernitane che hanno visitato le luci. Davvero ridicola, per non dire altro, l’esternazione del sindaco se la stessa è finalizzata alla dimostrazione del cosiddetto “grave errore della regione che ha ignorato Salerno”. Se poi il sindaco combatte l’ottuso centralismo di Napoli rispetto al resto del territorio campano mi schiero decisamente al suo fianco anche se ritengo che la battaglia contro Napoli non si vincerà mai se si continuerà con lo scontro frontale e decisamente improduttivo. Ci vuole ben altro,ci vuole intelligenza politica nella programmazione infrastrutturale, economica e sociale, esattamente come qualcuno una ventina di anni fa tentò di fare chi la politica la capiva e la faceva davvero. Soltanto con una vasta “area metropolitana” potrà essere possibile lottare ad armi pari con Napoli o con la Regione, e l’area metropolitana la si può costruire anche senza pensare ad una nuova regione, partendo dagli interessi economici e sociali per cercare di in un unico mega consorzio al fine di abbattere le spese ricevendo in cambio le giuste quote delle rimesse da parte dello stato centrale. Ritornando alle Luci ed alla Coppa credo, dunque, che questa volta (e non è la prima!!) De Luca abbia proprio toppato, anche perché mi sembra impossibile che Lui non sbagli mai. Il modo in cui viene considerato dal “popolino” ogni sua esternazione mi fa ritornare alla mente quando ero un giovane studente. Io cercavo sempre di affermare le mie convinzioni comuniste mentre un mio compagno di classe (Pino, per gli amici !!) demonizzava ogni idea di sinistra ed ogni cosa accadesse nell’Unione Sovietica. Invano cercai di fargli capire che doveva esserci pure almeno una cosa, una soltanto, che i sovietici facevano nella maniera giusta. Non ci fu mai verso di convincerlo. La stessa cosa, al contrario accade per De Luca in questa città. Quindi se, con molta umiltà, riconosciamo che almeno una cosa De Luca può sbagliarla, bene quella cosa è il paragone tra le Luci d’Artista e la Coppa America. Per buona pace di tutti.
direttore: Aldo Bianchini