Aldo Bianchini
SALERNO – Chi conosce, anche sommariamente, questo giornale sa da tempo che la cronaca immediata non mi è mai piaciuta e continua a non piacermi. Anche quando sulla scena dell’informazione arrivano due pezzi da novanta:
- i 10 arresti di Salerno, su 29 indagati tra i quali il sindaco Enzo Napoli appena rieletto, nell’ambito di una complessa indagine (su alcuni appalti pubblici comunali) condotta dai pubblici ministeri Elena Cosentino, Silvio Marco Guarriello e Guglielmo Valenti ed avallata dal gip Gerardina Romaniello;
- la morte della giovanissima Dora Lagreca di Arena Bianca di Montesano/Marcellana volata giù da un balcone di Potenza dopo una lite con il fidanzato;
ho preferito un altro argomento, tanto ci sarà tutto il tempo per commentare i predetti due fattacci di cronaca nelle prossime settimane, quando cioè saranno stati dimenticati dalle prime pagine dei giornali e dai notiziari radio-televisivi, senza contare quei tre miliardi e passa di giornalisti tuttologi che occupano h/24 le squallide pagine dei profili FB o di altri social.
Ho scelto, quindi, di ritornare sulla notizia della famigerata statua dedicata alla “Spigolatrice di Sapri” inaugurata il 25 settembre 2021 alla presenza dell’ex premier “Giuseppi Conte” e del senatore pentastellato “Francesco Castiello”.
Un mio caro amico (F.B. di Sassano) mi ha scritto, con un messaggio whatsapp, una sua personalissima considerazione:
“Aldo buongiorno, voglio dirti la mia sulla spigolatrice, ieri sono stato a Vallo per una …., e poi sono andato a Sapri per vedere la spigolatrice. Non è per niente sexy e scandalosa per le donne; a mio modo di vedere non esiste alcun motivo per cui si dovevano offendere, a parere mio la statua somiglia più ad un trans travestito da donna che ad una donna voluttuosamente esposta; oltretutto non ha dei lineamenti belli da donna, piuttosto li ha da maschio, altro che storie inutili. Ti allego le foto … valuta tu”.
Ed io ho valutato, e mi sono ritrovato in perfetta sintonia con le osservazioni fatte dal mio amico.
Difatti a ben guardare, dalle varie angolazioni, quella statua si percepisce che le sensazioni avvertite sul posto dal mio amico non è che sono state inventate, piuttosto discendono da un modo ben preciso di fotografe la statua per darle un’altra chiave di lettura, che probabilmente è quella più aderente alla realtà ed alla volontà dello stesso scultore che, ad onor del vero e fino a questo momento, non ha ancora dato spiegazioni decisamente credibili in merito alle sue intenzioni artistiche di rappresentare l’immagine di una giovane donzella (ammesso che sia mai esistita) portatasi verso il mare per senso di appartenenza alla rivoluzione o per altro interesse.