Maddalena Mascolo
SALERNO – L’architetto Mimmo De Maio, candidato al Consiglio Comunale di Salerno con la lista “Progressisti per Salerno”, è forse il tecnico di questo Paese (cioè l’Italia intera) che svolge il gravoso compito di “assessore all’urbanistica” da più anni di tutti; sicuramente un record nazionale e, forse, tra i primi in campo europeo.
E’ seduto su una poltrona che scotta da circa 18 anni, da quando cioè nel 2003 l’allora sindaco Mario de Biase lo chiamò per sostituire l’architetto Fausto Martino; è stato fin dal primo momento un deluchiano convinto ed entrò in consiglio comunale già nel dicembre del 1993.
Ha fatto parte dell’ufficio di Piano voluto da Oriol Bohigas, un ufficio che dette sicuramente lustro al “quinquennium deluchianum” (1993-1998) e che determinò le grandi scelte per il futuro della città; scelte sulle quali ancora oggi si discute nel bene o nel male; scelte che hanno comunque cambiato il volto di Salerno che nel giro di un trentennio è stato letteralmente stravolto, ripulito, ritoccato e lanciato nel firmamento delle grandi città europee nonostante le continue irruzioni dei detrattori ideologizzati ed antideluchiani a tutti i costi.
Da sempre, Mimmo De Maio, ha privilegiato la linea del silenzio nel rispetto della sua straordinaria produttività intellettuale e tecnica; difatti ha partecipato e contribuito con le sue idee ed i suoi suggerimenti espressi sempre senza alcuna punta autoritaria che avrebbe potuto facilmente esercitare sia per il ruolo che per la capacità tecnica.
Ha preferito rimanere sempre con i piedi per terra ed ha rifiutato qualsiasi volo pindarico, come nel 2020 quando rifiutò la probabile candidatura per il Consiglio regionale della Campania; nel segno di un amore incondizionato per la sua città alla quale sta dedicando gran parte della sua vita e della sua riconosciuta professionalità.
Sa di avere ancora tanto da dare ed è per questo che si ripresenta al giudizio degli elettori per questa nuova tornata elettorale, che qualcuno definisce storica; vuole continuare il suo lavoro. Chiede il giudizio ed il consenso degli elettori, e lo fa con la sua lista di sempre: “Progressisti per Salerno”.
Lunedì sera, 20 settembre scorso, sicuramente era in Piazza della Libertà (che in origine dove va essere Piazza del Popolo) per la quale ha lottato tanto ed ha sofferto tantissimo; è andato avanti anche quando tutto sembrava perduto, ed ha vinto e, forse, l’altra sera al momento del taglio del nastro qualche lacrima abbia rigato anche il suo imperturbabile tratto somatico.