Dopo il tam tam riecheggiato in rete, Silvia Deaglio si difende asserendo che per lei parla il suo curriculum, il posto fisso l’ha ricevuto per merito. Anche Elsa Fornero ha voluto precisare che la figlia è docente universitario, pagata dall’ateneo, mentre la ricerca è sovvenzionata da un istituzione internazionale. Cosa cambia questa precisazione? Resta il fatto che a soli 37 anni ha un posto di prestigio, posto fisso con contratto indeterminato e almeno per lei non valgono tutte le enunciazioni della settimana. Da quelle fatte dalla madre sul fatto che il posto fisso sia un illusione, o da quelle fatte da mister Monti che il posto fisso sia monotono, non ultime quelle del ministro Cancellieri che aveva apostrofato i giovani italiani definendoli ”fermi come struttura mentale al posto fisso nella stessa città e magari accanto a mamma e papà”.
I ministri sparlanti dovrebbero mettere in conto le opportunità che ricevono i figli nati nelle famiglie giuste, opportunità che dovrebbero essere date a tutti i giovani e poi vorrei vedere confrontati i vari curriculum. Una verifica sulle occupazioni dei figli di “papà” sarebbe molto gradita.