dr. Pietro Cusati (giornalista)
Sala Consilina (SA) ,3 settembre 2021 Il giornalista Pasquale Sorrentino ieri sera ha intervistato alla libreria Mondadori di Sala Consilina il giornalista e scrittore Salese Angelo Mastrandrea sul settore cruciale dell’economia capitalista la Logistica e l’e-commerce in Italia,l’autore si è sempre occupato delle tematiche legate al mondo del lavoro..Dopo i saluti del titolare della libreria Mondadori Antonio Lullo e Presidente dell’associazione culturale Vallo a Leggere, che ha evidenziato i tempi di penalizzazione per la consegna dei libri nel sud rispetto al Nord e i saluti istituzionali del Sindaco di Sala Consilina Avv. Francesco Cavallone,nonché Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano,collega di studi dell’autore al Liceo Classico Cicerone di Sala Consilina e amico del Preside Mastrandrea, padre dello scrittore , il qualificato pubblico ha ascoltato la piacevole conversazione di Angelo Mastrandrea partendo dalla Città del libro di Stradella e dal primo caso di covid 19 in Italia ,in quel di Codogno. “Ultimo Miglio” (Manni editore), è stato scritto durante la pandemia,un reportage giornalistico che ricostruisce le lotte feroci nella nuova frontiera del capitalismo il movimento merci. Il racconto nella seconda parte del libro si rivolge al Meridione, Campania e Sicilia, dove l’80 per cento dei Tir che trasportano frutta e verdura sono in un orrendo connubio di economia legale e illegale che si incardina dai principali scali marittimi, da Gioia Tauro a Salerno. La prima parte del volume racconta il Nord, “la corona posta sul capo dello Stivale”, fatta “come una sorta stella a cinque punte asimmetrica con gli estremi a Como, Bergamo, Novara, Pavia e Piacenza”, la corona dei mega hub della logistica. “L’incidente di Suez è stata la cartina di tornasole di un modello economico sempre meno sostenibile, sia dal punto di vista sociale che ambientale. Il blocco di una delle autostrade principali del capitalismo globalizzato ha svelato come esso oggi si regga, più che sulla produzione, sul movimento di merci.” Il trasporto su gomma e via mare delle merci, e quello al dettaglio dell’e-commerce, nell’ultimo decennio sono esplosi e, con l’emergenza sanitaria del Covid-19, hanno conquistato enormi quote di mercato.Consegnare ordini così frammentati e in poche ore ha costi altissimi: sociali, anzitutto, per lo sfruttamento dell’ultimo anello della catena, magazzinieri e driver; ambientali, per l’inquinamento che generano i passaggi su gomma nelle città e, a livello mondiale, il traffico sui mari delle navi portacontainer; economici, per la perdita di Prodotto interno lordo generata dalle delocalizzazioni produttive. Nell’ultimo Miglio lo scrittore Mastrandrea si occupa di alcuni casi importanti come la leadership di Amazon nell’e-commerce:e la sua forza contrattuale. La questione riguarda l’intera economia e si riversa a cascata lungo tutto il sistema, radicando forme di abuso lavorativo in cui il sommerso diventa la regola. Angelo Mastrandrea si è messo sulle strade della logistica raccontando alcuni casi emblematici: l’assenza di tutele ,le condizioni dei magazzinieri alla Città del Libro di Stradella, la ribellione alla mafia dei trasportatori di frutta della Geotrans in Sicilia, i viaggi intercontinentali delle navi
portacontainer con i loro carichi di immondizia, e l’ultimo miglio dei rider, i ragazzi in bicicletta che consegnano il cibo nelle nostre case.‘’Napoli è una delle città Italiane dove si vedono più rider al lavoro,forte di una tradizione che esiste dal tempo dei garzoni nei bar che portavano i caffè a domicilio destreggiandosi nel caos cittadino senza farne cadere una goccia’’. Prima della presentazione del libro ho incontrato Angelo e mi ha ribadito che il Vallo di Diano è un territorio da recuperare. Mi sono ricordato di aver letto e studiato un suo interessante articolo in occasione del 40° anniversario del terremoto dell’Irpinia,pubblicato su l’ Internazionale, del 12 settembre 2015,dal titolo : ‘’Nel sud d’Italia senza giustizia e senza ferrovia.’’ L’articolo riportava una simpatica metafora: ’Troppo vino per una damigiana sola.’’ Il titolare del bar Coppola di Sala Consilina , proprio sotto l’ex Tribunale di Sala Consilina , sintetizzava così: “Voi mettereste dieci litri di vino in un contenitore da cinque?”.È infatti accaduto che i 6.600 metri quadrati del Tribunale di Sala Consilina sono stati accorpati a quello di Lagonegro (Potenza ) in Basilicata , in una struttura di appena 2.500 metri quadrati che ogni giorno si trova a dover reggere l’impatto di un’utenza di magistrati , avvocati,dipendenti e pubblico più che raddoppiata. Troppo vino per una damigiana sola, per giunta più piccola.’’ Si è trattato di una scelta esclusivamente politica e non di merito. Lagonegro (Potenza),la piccola cittadina della bassa Lucania, l’h spuntata su Tribunali ben più importanti come quelli di Melfi e Sala Consilina , dove si rivendica una tradizione giuridica che affonda le radici in tre secoli di storia. Qui, in un bel palazzo del centro storico, visse Domenico Alfeno Vairo, un importante giurista del settecento che fu anche rettore dell’università di Pavia. Qui, agli inizi del novecento, l’avvocato Giovanni Camera finì a fare il sottosegretario alle finanze nel governo Giolitti. Più avanti, un altro giurista, Alfredo De Marsico – che da ministro di grazia e giustizia nel luglio del 1943 scrisse l’ordine del giorno Grandi che provocò la fine del ventennio fascista – fu cacciato dall’università nel dopoguerra a causa dei suoi trascorsi con il regime (De Marsico si iscrisse al Partito monarchico e fu poi riabilitato da Mario Berlinguer, padre di Enrico).Ma la storia è servita a poco.
