BARONISSI – «Aderiamo al Nuovo Psi, ma qui a Baronissi eravamo, restiamo e rimarremo Impegno Civico. I cittadini continueranno a giudicarci per il programma che porteremo avanti, per le idee e le cose che faremo e non certamente per il vestito politico che indossiamo. Siamo un gruppo civico e tale rimarrà: non ci sarà nessun gruppo Nuovo Psi in consiglio comunale». Così la folta pattuglia delle new entry nel Nuovo Psi, composta da tre assessori e sei consiglieri comunali, spiega la scelta di aderire al partito del governatore campano Stefano Caldoro. Dopo il sindaco Giovanni Moscatiello, a distanza di tre mesi, nove membri della sua squadra di governo, hanno messo la firma in calce al documento programmatico stilato per suggellare la formale adesione al partito Nuovo Psi. A siglare l’intesa, stamane in conferenza stampa, gli esponenti della giunta Anna Petta, Nicola Lombardi e Sabatino Ingino; i componenti del gruppo consiliare di maggioranza Gennaro Rocco, Carlo Santoro, Loretta De Sio, Luca Pierri, Valentina Freda e Giovanni Landi. Un’adesione “benedetta” dai dirigenti provinciali e regionali del partito Antonio Fasolino e Gennaro Rizzo, rispettivamente segretario e presidente provinciale del Nuovo Psi, e Gennaro Salvatore, segretario regionale e capogruppo del Nuovo Psi alla Regione Campania. «Sono felice della scelta che hanno fatto in maniera autonoma e serena – ha sottolineato il sindaco – ribadisco che, al di là dell’adesione al partito come condivisione di un riferimento politico nazionale, qui a Baronissi il gruppo Impegno Civico resta tale. Continueremo a lavorare sul programma e sugli impegni presi nei confronti dei cittadini, da Impegno Civico. Allo stesso tempo, Baronissi potrà contare, a livello nazionale, su una qualificata rappresentanza in grado di valorizzare le eccellenze raggiunte dalla sua classe dirigente. Al civismo su base locale abbiamo fatto scuola nel lontano ‘94 – ha ribadito Moscatiello – oggi qualche amministratore di qualche città a noi vicina ha iniziato a copiarci nel momento in cui si è accorto di questa valida impostazione, così come si è accorto, a distanza di dieci anni da quando Baronissi l’avviò per prima, che esiste anche la raccolta differenziata».