Il generale oscuro

 

Antonio Cortese

(giornalista)

 

 

Un passo avanti, due dietro. Anni e anni di sforzi e impegno per illuminare le strade della città, con le luminarie natalizie più belle d’Italia, e gli alberghi brancolano nel buio. Via Generale Clark, interessata da turisti specie stranieri, incoming desiderato dopo anni di pubblicità turistica, è buia. Due grandi alberghi, pizzerie e bistrot, compresa la monumentale presenza di un torre saracena che altrove sarebbe di per sé un’attrazione, invece di essere attenzionati li trovi praticati da quei soliti vacanzieri con la faccia disgustata quasi a dire “…per carità qua non ci ritorno”. Dice, che ci sono i lavori sul ramo elettrico se chiedi ad un esercente di zona; ok, ma d’estate una città turistica sovviene subito e prontamente a qualsivoglia lavoro in corso temporaneo. Il problema è che si intende ancora il turismo come un’opzione fatta in casa, per gli abitanti stessi; i quali da anni fanno turismo sotto casa. Poi ti ritrovi i gestori degli alberghi che al posto della mascherina indossano l’aureola nella hall a spiegare le scuse più arrangiate agli stranieri con spirito improvvisato da clown all’accoglienza. Già dal periodo dell’avvento in poi i cittadini da Pastena in giù sono dispiaciuti dei riflettori solamente dalla stazione al centro storico. Perdere ancora di vista zone vive già da anni trascorsi è negligenza assopita.

 

 

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