da Uff. Stampa
La Città sta vivendo un momento drammatico. Una sconsiderata manomissione della sua identità ha disarticolato l’intero sistema, dall’industria al commercio, dall’edilizia all’artigianato, dal turismo ai servizi, con effetti ancor più negativi a causa di una gestione insufficiente e di contraddittorie scelte operative, prive di qualsiasi logica unitaria. Di più, opere insostenibili hanno sottratto quote ingenti di risorse, facendo mancare le coperture per le esigenze correnti ed elevando i debiti, mentre sono cresciute le diseguaglianze, sono emerse profonde cicatrici nella qualità urbana e, infine, un processo di persistente decrescita demografica ha portato alla perdita di oltre 5.300 residenti in cinque anni, dagli oltre 135.000 del 2016 ai meno di 130.000 attuali. Il Covid ha aggiunto il resto. Gli ultimi gravissimi episodi di vita quotidiana, come i disservizi degli Uffici Comunali, l’assistenza negata, i rifiuti non raccolti, i giardini inariditi, il mare colmo di liquami, le scorrerie di banditi, topi, blatte e insetti vari, sono la prova di un inarrestabile degrado materiale e morale. La Città deve ‘risorgere’, riprendendo un cammino di crescita che si ricolleghi alla sua identità meridionale e mediterranea, al suo ambiente, alla sua cultura, alla umanità della sua gente. Per fare tutto questo, singoli interventi di riqualificazione o di recupero sarebbero riduttivi o addirittura inutili. Non è sufficiente, cioè, far funzionare gli Uffici, combattere i topi, eliminare i liquami o innaffiare le aiuole. E’ necessario cambiare tutte le logiche di indirizzo e rompere gli schemi consolidati per dare vita ad una diversa struttura urbana, identitaria, efficiente, pulita e operosa, adottando decisioni coerenti con la vocazione naturale, compatibili con le risorse, anche umane, disponibili, e, infine, rispettose di nuovi equilibri ambientali e sociali. La Città non può continuare a ricoprire vergognosi posti di retrovia in qualsiasi statistica nazionale e non può consentire che i propri figli siano offesi nella dignità per dover percorrere le strade del dolore e della vergogna.
- 2. I Presupposti del Programma
a) Il nostro Obiettivo: l’Amministrazione Comunale deve svolgere esclusivamente il suo ruolo istituzionale e deve offrire servizi idonei a soddisfare i bisogni essenziali nel rispetto di parametri oggettivi di misurazione e confronto nel tempo e nello spazio. L’unico obiettivo da perseguire deve essere quello del miglioramento della qualità della vita per realizzare davvero la ‘Città del buon Governo e della buona Vita’, moderna, efficiente, civile, sede di un diffuso benessere. b) I nostri Indirizzi: le attività di amministrazione e gestione debbono uniformarsi a due precise Missioni assegnate alla Città: 1 – Missione Sociale “La Città Sociale si impegna a tutelare, con equità e giustizia, gli interessi generali della Comunità nonché a sostenere, con proposte ed azioni, lo sviluppo delle condizioni fisiche, sociali, culturali e psicologiche dei cittadini”. 2 – Missione Economica “La Città Economica si impegna a promuovere la crescita delle attività produttive sostenendo progetti coerenti con le effettive esigenze, rispettosi degli equilibri ambientali, adeguati alle risorse finanziarie e umane. Si impegna altresì a valorizzare, in funzione di componente propulsiva, la sua natura meridionale e mediterranea, la posizione geografica, le ricchezze ambientali e storiche, la cultura, l’arte, le tradizioni, il talento, il sapere e il saper fare, la fantasia e l’umanità della gente”.
- 3. Il Progetto per la Gestione
a) L’organizzazione della Struttura Amministrativa La nostra proposta mira a realizzare una ‘Città Intelligente’ applicando i seguenti principi di organizzazione e gestione:
- l’Economia Circolare;
- la Digitalizzazione dei Processi e dei Rapporti;
- il Decentramento delle attività su base territoriale;
- la Bioeconomia e la Bioedilizia;
per essere ‘semplicemente’ alla portata di tutti e in grado di garantire un elevato livello di qualità con l’utilizzo delle soluzioni più rispettose degli equilibri ambientali. L’Economia Circolare è il ‘filo di collegamento’ che, sfruttando la digitalizzazione, deve legare ogni scelta e attività della Pubblica Amministrazione per renderle immediatamente disponibili alla Comunità: processo decisionale; rigenerazione urbana; trasporti e mobilità; assistenza, asili e istruzione; sicurezza; igiene urbana; gestione e monitoraggio dell’inquinamento ambientale; gestione dei rifiuti; manutenzione del verde e degli edifici pubblici; informazione e ogni altro servizio istituzionale. La Digitalizzazione e l’Infrastruttura Tecnologica (reti e connessioni) sono il ‘mezzo’ da utilizzare per il Decentramento territoriale di prossimità dei servizi. Per questo risultato, sono richieste modifiche amministrative, revisioni procedurali, con la digitalizzazione globale delle relazioni e dei processi, e innovazioni strutturali, con la creazione delle sedi per il decentramento locale. b) L’organizzazione della Struttura Operativa Ogni funzione svolta dall’Ente, direttamente o per il tramite delle Partecipate, deve essere organizzata secondo una logica unitaria ma offerta con modalità decentralizzata per renderne massima la coerenza con le specifiche esigenze della Comunità. Il Decentramento delle attività deve essere effettuato con riferimento alle unità territoriali minime, i quartieri (attuali o diversamente configurati), nel rispetto delle peculiarità geografiche, storiche, economiche e sociali. In ciascun quartiere, una ‘Officina Comunale – OCA’ deve offrire servizi immediati e contatti diretti sia per esigenze amministrative, come certificati, attestati, documenti, pratiche, sia per denunciare disfunzioni o segnalare pericoli, sia per ottenere assistenza, come prestazioni domiciliari, anche di natura sanitaria, servizi all’infanzia, alla famiglia e sostegno ai bisognosi. In sintesi, ogni quartiere (attuale o diversamente modellato) deve disporre di un punto di contatto, ascolto e aiuto, per le principali esigenze amministrative, operative, sanitarie e di vita, collegato per via telematica e in circolarità con gli Uffici Centrali di ogni specifica attività. Con l’offerta dei servizi su base locale sarà possibile selezionare le attrezzature tecniche e organizzare le attività in funzione delle caratteristiche delle singole aree, assicurando il presidio continuo, anche con strumenti di sorveglianza, la prontezza degli interventi, l’avvio di un rapporto personalizzato di proficua collaborazione tra utenti e operatori nell’interesse della intera Città. c) L’organizzazione dei Servizi e delle Attività Grazie alla struttura tecnologica sarà possibile realizzare una diversa configurazione dei rapporti sociali e della stessa Città favorendo nuove modalità di comunicazione e di movimentazione di persone, prodotti e materiali, con interventi sulle infrastrutture, sui trasporti, sugli edifici, sulla disposizione delle aree e degli spazi pubblici. La Bioeconomia e la Bioedilizia dovranno essere i riferimenti per la pratica attuazione. Le società partecipate, integrate e connesse, dovranno essere davvero funzionali rispetto alla ‘Città Intelligente’, finanziariamente equilibrate, sostenibili e coerenti. Un deciso miglioramento delle competenze delle maestranze, una ottimale distribuzione dei compiti, una migliore condizione di lavoro, grazie alla eliminazione di molte attività manuali, contribuiranno a esaltare l’efficienza delle prestazioni. Su queste logiche generali, sono da riformulare il progetto urbanistico (PUC) e i piani di gestione per la Sicurezza; l’Assistenza e gli Asili Nido, la Mobilità Pubblica; l’Igiene Urbana e i Bagni Pubblici; le Affissioni e la Pubblicità; l’Illuminazione pubblica; lo Sport, il Verde e il Tempo Libero. d) La Cultura e la tutela dell’Ambiente La Città deve dedicare una particolare attenzione alle Arti Umane e alla Cultura diffondendo una nuova sensibilità per le espressioni del talento. Il libero ed equo utilizzo di luoghi e spazi dedicati all’arte deve essere disciplinato da un regolamentato specifico redatto con la collaborazione di una ‘Consulta per la Cultura’. La verifica puntuale e continua degli indicatori di inquinamento dell’Ambiente, da qualsiasi fonte, deve orientare le scelte e guidare gli interventi perché sia garantita la migliore condizione ambientale a tutela della salute dei cittadini. La certificazione e la pubblicazione dei dati sui siti ufficiali, o su app dedicate, deve assicurare la conoscenza degli indicatori a chiunque fosse interessato. Tutti i beni pubblici sono da classificare come ‘Beni Comuni’ naturali, essenziali o funzionali e, in quanto tali, sono da sottoporre a tutela. I beni naturali ed essenziali, come le spiagge libere o liberate, il mare, i fiumi, l’aria, le aree verdi, i parchi pubblici, i campi per i bimbi, debbono essere assegnati alle cure di ‘gruppi operativi dedicati’ formati da dipendenti delle municipalizzate dotati di specifiche competenze, o espressamente formati, soprattutto per spiagge, mare, aria e patrimonio arboreo.
- 4. I Progetti Concreti per il Rilancio
La Città è stata esaminata avendo ben presenti i vincoli imposti dalla sua conformazione geografica, dalla dimensione demografica, dalle peculiarità della sua identità ambientale, storica, culturale e, ultimo, ma non per ultimo, dagli equilibri di Bilancio. Abbiamo immaginato progetti coerenti e compatibili classificandoli in otto settori e/o comparti: industria e artigianato; area storica e portuale; rigenerazione urbana; commercio; istruzione e preparazione professionale; turismo; verde, sport e tempo libero; attività promozionali a sostegno della produzione locale e del turismo di qualità (indice allegato). Al fine di assicurarne la corrispondenza con le effettive esigenze, sono state selezionate sei macro-aree urbane individuando, per ciascuna di esse, i bisogni meritevoli di più immediata attenzione. In tutte, comunque, appare necessario realizzare indispensabili interventi di ‘civiltà e decoro’ con la ripulitura dei fabbricati, la riqualificazione dei marciapiedi e degli spazi a verde, la collocazione di nuovo arredo e cestini per rifiuti, la dotazione di bagni pubblici dignitosi e l’installazione di cartelli informativi almeno bilingue nei luoghi di maggiore interesse turistico. Di seguito sono elencati i principali progetti urbani tra i 29 ipotizzati (indice allegato), a) La Macro-Area Storica
- Obiettivo: riportare turismo, cultura e vita lì dove è iniziata la vita della Comunità.
- Riferimenti progettuali: recupero degli immobili, delle colonne di spoglio, degli archi, delle edicole votive, dei portoni lignei e dei cortili, delle Chiese e Monumenti, anche a seguito del rilascio da parte di Corpi Militari e Civili; percorsi commerciali della tradizione, dell’arte e della cultura con botteghe-scuola (‘Mentoring’ per i giovani dispersi scolasticamente); locali e spazi di cultura e socializzazione.
- Principali progetti immediati di stimolo:
il ‘Museo Urbano Salernitano’ – nuovo museo civico; il ‘Quadrilatero del Duomo’ – percorso culturale/commerciale/artistico; il ‘Mille d’Oro’ – percorso di visita alle Chiese risalenti a prima dell’anno Mille; il ‘Centro Commerciale Naturale Popilia’ – nuovo vigore al commercio di vicinato e della tradizione. b) La Macro-Area Porto
- Obiettivo: recuperare il quartiere ad una funzione turistica nel rispetto della sua identità.
- Riferimenti progettuali: specializzazione dello scalo commerciale per far convivere ambiente, lavoro e vita; recupero di via Ligea per il turismo dei crocieristi; recupero di via Croce e dell’Olivieri a fini turistici; riqualificazione dei fabbricati per nuove attività alberghiere e della ristorazione; ciclovie e percorsi pedonali.
- Principali progetti immediati di stimolo:
la ’Riviera del Sole’ – nuova area portuale con la specializzazione dell’attività; la ‘Via delle Meraviglie’ – via Ligea con ascensore per l’Olivieri e percorso turistico verso Vietri e piazza Alario; il Museo del Mare e delle Attività Marinare – nuovo Museo della storia marinara nell’ex Mercato del Pesce. c) La Macro-Area Fratte
- Obiettivo: nuova identità commerciale e turistica con profonda riqualificazione urbana.
- Riferimenti progettuali: chiusura al traffico della piazzetta e percorsi di valorizzazione della Chiesa della Sacra Famiglia; recupero del patrimonio edilizio e degli spazi verdi; parcheggi; valorizzazione turistica dei beni archeologici; ciclovie e percorsi pedonali.
- Principali progetti immediati di stimolo:
il ‘Centro Commerciale Naturale Irna’ – nuovo vigore al commercio, alla ristorazione e alla cultura in tutta l’area centrale; la ‘Via dei Colli’ – nuovo asse viario di collegamento con le colline; il ‘Museo Etrusco’ – nuovo Museo dedicato ai reperti archeologici. d) La Macro-Area Centrale (zona moderna fino all’Irno)
- Obiettivo: assegnare vitalità commerciale con mirati progetti di valorizzazione.
- Riferimenti progettuali: riqualificazione di strade e luoghi pubblici; nuova mobilità urbana pubblica; nuove aree verdi; nuove opportunità culturali; ciclovie e percorsi pedonali.
- Principali progetti immediati di stimolo:
la ‘Cittadella delle Arti Umane’ e il ‘Parco delle Arti’ – cittadella per teatro, danza, musica e arti umane nell’ex Seminario; le ‘Scale Mobili’ – percorsi meccanici su via Laspro e via Calenda; il ‘Parco Salus per Aquam’ – parco urbano sull’Irno con recupero delle acque minerali; il ‘Parco Vestuti’ – stadio Vestuti come area sportiva ‘aperta’ per i giovani e per il tempo libero; la ‘Via degli Archi’ – riqualificazione dell’acquedotto storico e del trincerone su via Gonzaga; il ‘Faro della Giustizia’ – nuova disposizione del monumento sulla Lungoirno; la ‘Piazza della Concordia e del Mare’ – fusione con finalità turistica tra piazza Mazzini, Concordia e porticciolo Masuccio; il ‘Parking Centrale’ – parcheggio nelle aree ex ferrovia. e) La Macro-Area Orientale (dall’Irno a Torre Angellara)
- Obiettivo: salvaguardare gli equilibri ambientali e introdurre nuove opportunità di sviluppo.
- Riferimenti progettuali: recupero al commercio e al turismo; riutilizzo della Torre ‘La Carnale’; nuove aree verdi; percorsi viari; nuova viabilità verso le colline; ciclovie e percorsi pedonali.
- Principali progetti immediati di stimolo:
lo ‘Sguardo sull’Universo’ – piccolo osservatorio con planetario a ‘La Carnale’ per finalità turistiche e didattiche; il ‘Viale del Mare’ – asse viario tra via Posidonia e Lungomare Marconi; il ‘Centro Commerciale Naturale Fatima’ – nuovo vigore commerciale, culturale e turistico a via Madonna di Fatina; il ‘Bosco Urbano di Posidonia’ – recupero della ex Caserma per nuovo parco urbano; le ‘Terrazze dei Colli’ – nuova viabilità e progetto ricettivo/turistico per i rioni collinari. f) La Macro-Area Litoranea
- Obiettivo: verde, sport, tempo libero, turismo.
- Riferimenti progettuali: ripristino dell’uso pubblico della ‘Torre Angellara’; spiagge per la balneazione; parco per giochi, sport, manifestazioni e tempo libero; ciclovie e percorsi pedonali.
- Principali progetti immediati di stimolo:
il ‘Civitatis Praesidium’ – utilizzo della ‘Torre Angellara’ come laboratorio per la difesa ambientale e la certificazione della qualità dell’aria e del mare; la ‘Laguna Blu’ – spiagge libere e pulite per i cittadini; la ‘Fiera dell’Est’ – manifestazioni fieristiche in area dedicata. CONCLUSIONE Finisce qui la sintetica e parziale elencazione delle proposte immaginate per la Città del domani. Ovviamente, per ciascun progetto è disponibile un dettaglio esplicativo che ne precisa il perimetro, ne giustifica la opportunità e ne esamina i vantaggi. Queste proposte, però, non sarebbero utili laddove dovesse mancare la riorganizzazione amministrativa e operativa del Comune secondo le indicate modalità di decentramento. Le due frazioni sono assolutamente inscindibili perché entrambe funzionali ad un obiettivo progettuale orientato a favorire, grazie al pieno utilizzo della tecnologia, il coinvolgimento dei cittadini in un contesto di trasparenza e di libera partecipazione democratica. Sono idee concrete che, anche in considerazione del ridotto impegno economico per molte di esse, possono davvero favorire la costruzione di una ‘Città Nuova’ nella sua diversa configurazione urbana e nel rinnovato legame di appartenenza alla Comunità. Ad essa, nella sua totalità, e a ogni singola sua parte, questo elaborato non vuole fornire un semplice elenco di proposte, intende offrire un vero motivo di speranza nel futuro. Seguono: indice dei progetti e dettaglio delle manifestazioni. L’INDICE DEI PROGETTI CONCRETI 1) Le Attività Produttive
- · Industriali : 1.1) la Città della Tecnologia
- · Artigianali : 1.2) la Città del Talento
2) L’Area Portuale : 2.1) la Riviera del Sole 2.2) la Via delle Meraviglie 2.3) il Museo del Mare e delle Attività Marinare 3) La Rigenerazione Urbana : 3.1) la Città Rigenerata 3.2) la Città in Movimento 4) Il Commercio : 4.1) la Città dei Mercanti 4.2) la Città dei Commercianti 5) La Scuola e la Cultura : 5.1) il Mentoring – La Città della Educazione 5.2) le Botteghe della Tradizione 5.3) la Città del Sapere 5.4) la Città delle Arti Umane 5.5) la Città degli Avi 6) Il Turismo : 6.1) la Città delle Memorie 6.2) la Città del Sole e del Mare 6.3) le Terrazze dei Colli 6.4) la Città Certificata 7) Lo Sport e il Verde : 7.1) la Città dello Sport 7.2) il Tempio Granata 7.3) la Città per la Vita 8) Le Manifestazioni : 8.1) le Fiere dell’Est 8.2) la Città in Festa 8.3) la Città in Mostra L’INDICE DELLE FIERE E MANIFESTAZIONI POSSIBILI
- La via Lattea
Mese di Febbraio: Mostra dei prodotti della trasformazione del latte e del relativo macchinario;
- Opulenta Salerno
Mese di Marzo: Mostra di ogni tipo di impianto, macchinario o prodotto da parte delle aziende della Città;
- La Creatività e la Fantasia
Mese di Giugno: Mostra dei prodotti dell’arte ceramica e del relativo macchinario;
- L’Economia Circolare
Mese di Luglio: Mostra di prodotti, automezzi e macchinari per la depurazione dell’aria e delle acque; la bonifica dei territori; il riciclo degli scarti; il risparmio energetico; il trasporto pubblico e privato eco-compatibile;
- I Sapori e i Saperi
Mese di Settembre: Mostra dei prodotti agricoli locali, dell’artigianato, della tradizione, della cultura e del talento;.
- La Città a quattro zampe
Mese di Ottobre: Mostre e gare dedicate agli animali di affezione;
- Hyppocratica Civitas
Mese di Novembre: Mostra delle erbe officinali e della Scuola Medica Salernitana;
- Salerno è mia e io la difendo
Evento di sensibilizzazione per il decoro della Città;
- Mamma … li turchi
Rievocazione storica dell’assedio dell’Ammiraglio Barbarossa (27/06/1544);
- La voga longa
Gara tra le imbarcazioni dei quartieri;
- La disfida dei cavallucci
Gara di abilità tra rappresentanti dei quartieri;
- Agorà
Confronti pubblici tra rappresentanti dei quartieri;
- Salerno ci appartiene
Incontri liberi nelle piazze organizzati con la partecipazione delle scuole o palestre cittadine: gare di ballo; ginnastica ritmica; musica classica e moderna; recitazioni; teatro;
- Salerno in fiore
Gara tra i vari quartieri con l’assegnazione di un gonfalone al quartiere con i migliori o più curati spazi floreali;
- Adotta un marciapiede
Evento di sensibilizzazione per la pulizia della Città. Ogni Condominio dovrà eseguire lavori di manutenzione dei portoni e degli spazi esterni;
- Salerno antiquaria
Mercatino dell’antichità;
- Le botteghe di via Popilia
Mercatino-mostra del Centro Storico;
- Salerno Augura – Humiles ad cunas
E’ indubbio che ‘Luci d’Artista’ abbia contribuito ad apportare vitalità alla Città e vantaggi economici alla sua componente commerciale. Tuttavia, è egualmente indubbio che essa abbia raggiunto la fase della ‘maturità’ e che, purtroppo, sia ormai avviato il suo declino a causa di un richiamo sempre più debole nei confronti dei turisti ‘veri’, non di chi viene per il suo ‘sollazzo’ e per la gioia di una passeggiata con panino, frittura o pizza. L’evento di fine anno non può limitarsi a trasformare la Città in un ‘parco giochi’. Deve costituire l’occasione per promuovere, con dignità e orgoglio, la Comunità, il territorio, l’ambiente, il talento, il sapere e il saper fare; in una parola che metta in mostra l’anima della Città e i suoi peculiari caratteri identitari per ampliare le motivazioni degli ospiti per una visita alla Città che duri più di una passeggiata pomeridiana. Non più una mostra di luci attraverso la Città ima mostra della Città attraverso le luci. E, quindi, deve trasformare le strade prescelte in altrettante ‘viae lucis’ per indirizzare gli ospiti nei diversi rioni per visitare chiese, monumenti, musei, testimonianze storiche o per ammirare il panorama dalle terrazze dei quartieri collinari. Per rinvigorire ed esaltare la tradizione artistica, riteniamo debbano essere di supporto specifiche esposizioni e mostre dell’arte presepiale e dell’abilità dei nostri artigiani. / / /