Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo averlo fatto tantissime volte ritorno a parlare della carenza di impianti sportivi non solo perché qualche giorno fa, in occasione della presentazione al sindaco di Salerno arch. Enzo Napoli della squadra locale di calcio a 5 “Alma” (da parte del d.g. Antonio Peluso e del neo vice presidente Giuseppe Pucciariello) i presenti hanno dovuto sopportare l’ennesimo profluvio di parole mai tradotte in fatti concreti, ma anche perché in questi giorni stiamo vivendo le imprese degli atleti alle Olimpiadi di Tokio e ci mordiamo le mani nel vedere i nostri rappresentanti battere spesso in ritirata di fronte ad esponenti che noi, e soltanto noi, riteniamo da terzo mondo.
Probabilmente tutto dipende dal fatto che nella nostra Costituzione non compare mai la parola “sport” e di questo Mario Pescante (segretario generale del Coni dal 73 al 93 e presidente dal 93 al 98, per un totale di sette edizioni di Olimpiadi estive e cinque invernali come capo delegazione) si è sempre lamentato nel corso della sua lunga e dura battaglia per l’affermazione della cultura dell’impiantistica sportiva nazionale.
E ritorniamo a Salerno dove, nello storico salone delle giunte, i ragazzi e i dirigenti dell’ALMA – SALERNO C/5, squadra di calcio a 5, sono stati ricevuti dal sindaco e dall’assessore allo sport Giovanni Caramanno.
Una mamma di uno dei tanti ragazzi che si avvicendano nella buona e cattiva sorte della squadra di calcio a 5mi ha scritto: “Hanno una faccia di bronzo ….. non hanno fatto nulla, anzi ancora meno, per i giovani e lo sport e si prendono la gloria di chi caparbiamente dal 2003 si adopera perché i ragazzi di Salerno possano crescere sani. A questo serve lo sport. Non certo per vincere scudetti. Vergogna”.
Sarà pure lo sfogo di parte di una mamma arrabbiata, ma darle torto sarebbe come mentire spudoratamente sulla carenza endemica degli impianti sportivi salernitani, e sarebbe come distorcere la realtà di una politica salernitana capace soltanto di produrre progetti (regolarmente pagati a studi tecnici di amici e comparielli !!) per opere sportive mai iniziate o lasciate incompiute; l’elenco è impressionante, ma ad ogni tornata elettorale la politica con la faccia di bronzo ritorna in campo e spara balle colossali annunciando chissà quali impianti sportivi da capogiro (leggasi la conferenza stampa per annunciare la costruzione del nuovo PalaSalerno senza dire che per quello abbandonato e fatisciente sono stati addirittura sperperati i fondi per altre non consentite destinazioni, non ultime le luci d’artista), tanto -mi disse un grosso politico- il necessario è progettare in modo che la gente veda cose che non ci sono e non ci saranno perché la colpa sarà sempre degli altri e di quella infame “burocrazia” che, comunque, è fatta e voluta da noi stessi.
Il direttore generale dell’ALMA, Antonio Peluso, nel corso del ricevimento ha ringraziato il sindaco e l’assessore per la vicinanza mostrata nei confronti del percorso complessivo della squadra che, comunque, porta il nome della Città in giro per l’Italia; ed ha fatto bene a pronunciare queste parole. Conosco Antonio Peluso da una vita e, sinceramente, credo che le sue siano state soltanto parole di circostanza pronunciate anche in maniera non del tutto convinta. Non ripeto i paroloni pronunciati da Enzo Napoli e da Giovanni Caramanno (sindaco e assessore) che con la proverbiale “faccia di bronzo” hanno prima dichiarato di conoscere i problemi strutturali del PalaTulimieri e poi hanno promesso che non si tireranno indietro e che “Il PalaSalerno sarà una vetrina per andarsi a misurare. La nostra Marta sarebbe orgogliosa dei risultati di questi ragazzi”.
Voglio solo sperare che la compianta Marta Naddei (storica e insostituibile addetta stampa dell’Alma), ben fiera dei risultati dei suoi ragazzi, non si rigiri nella tomba alle parole del primo cittadino.
Sono …siamo stomachevoli! Si,lo siamo tutti. Almeno quelli che continuano a votare gente che fa solo danni per il proprio paese. Ed anche perché,come si diceva nel mio Cilento :” mancano uomini fa bene!!!”