Aldo Bianchini
SALERNO – Tanti anni fa ho avuto la fortuna di conoscere direttamente la dott.ssa Lucia Giallorenzo; l’incontro davanti a palazzo Sant’Agostino dove ha sede la Provincia di Salerno, poi un rapido caffè, una stretta di mano, pochi convenevoli e la consegna di un libro, il primo libro di Lucia.
Tutto qui l’inizio di una lunga conoscenza con una delle giornaliste-scrittrici più serie e professionali che abbia mai conosciuto; una conoscenza che ancora oggi è molto viva anche se per ragioni logistiche e di differente organizzazione di vita non ci vediamo da parecchio tempo; il libro, quel libro, lo conservo tuttora molto gelosamente.
Negli anni successivi alla nostra conoscenza ho cercato di seguire, con una certa attenzione, la carriera professionale di Lucia nell’ambito giornalistico; e l’ho seguita ed apprezzata nel corso della sua lunga direzione della splendida rivista periodica trimestrale di informazione finanziaria, sociale e culturale della Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino. Una rivista che grazie alla sua direzione, attenta e leggibile, si è riconvertita passando da un semplice bollettino bancario ad una rivista vera e propria, calata nel sociale fino al punto da essere considerata come un nuovo modello di informazione territoriale con passaggio anche di indirizzi bancari come attrattori indiscussi per il lettore medio.
Quella di BancAmica è stata per Lucia Giallorenzo un’esperienza irripetibile che Lei, tra immancabili difficoltà, ha allevato come una sua personale creatura ben sostenuta dal direttore generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, che come sempre aveva intuito il valore del contributo professionale che Lucia poteva dare alla rivista ma anche alla banca nel suo complesso che in quegli anni ha sicuramente poggiato le ali del suo successo sul lavoro infaticabile della bravissima giornalista che intorno a se aveva creato una ragnatela di collaboratori di grande valenza sociale e territoriale.
Davvero un peccato, per me, non aver potuto dare neppure un minimo contributo a quella splendida iniziativa editoriale; per farlo avremmo dovuto incontrarci, ma varie e contrapposte circostanze hanno sempre impedito la cosiddetta “congiunzione astrale”.
Ho ritenuto necessario fare questo ampio preambolo per dire, come hanno già fatto in tanti, che l’ultimo lavoro letterario “Risvegliare il giorno” di Lucia Giallorenzo è stato consegnato direttamente dall’autrice qualche giorno fa al Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, che lo ha accolto con la sua consueta e collaudata certezza di chi crede nelle qualità umane e professionali della controparte.
E’ stato scritto che “Il libro di Lucia pubblicato su Amazon è un credo nella vita, nell’amore, nella fede, una medicina dell’anima per chi ha bisogno di rispondere ad un bisogno di serenità”.
Sicuramente sarà anche così; io credo che il lavoro letterario di Lucia sia, invece, lo specchio di un’intera vita condotta in maniera specchiata e coinvolgente, che soltanto minimamente le pur esistenti difficoltà hanno potuto completare per lanciarla come scrittrice nel firmamento delle grandi firme.
Del resto lo suggerisce lo stesso Michele Albanese dicendo: “Sono grato a Lucia Giallorenzo e mi complimento per il lavoro svolto con la rivista BancAmica che per numerosi anni ha veicolato i valori profondamente umani ed i contenuti di una Banca vicina alle persone e al territorio”.
Sembra che ora la Banca Monte Pruno stia decidendo, su suggerimento del giornalista Pierino Cusati, di confezionare il meglio di BancAmica in appositi cofanetti da distribuire a conferma della preziosa collaborazione offerta da Lucia Giallorenzo.