SALERNO – Il “copione” è sempre lo stesso. Con enfasi si grida al miracolo, sottacendo che, invero, ciò che si decanta come “straordinario” non è altro che ciò che già è stato annunciato in passato e poi non realizzato per incapacità ormai manifesta delle Istituzioni locali. Lo stadio Arechi urge di manutenzione ordinaria e straordinaria da qualche lustro (mai fatta dalla realizzazione dell’impianto ad oggi, ad eccezione della posa in opera dei seggioloni finanziati con i soldi delle Universiadi). Sin dalla fine del 2016 gli “amministratori dei miracoli” gridavano che avrebbero a breve acquisito i finanziamenti relativi alle Universiadi per un restyling atteso e necessario dell’Arechi. La copertura parziale della Tribuna rappresentava il sogno difficile da realizzare. Già in programma invece, fu annunciato, erano l’installazione del maxi-schermo e dei sediolini, il rifacimento dei bagni, degli spogliatoi ed il restyling della tribuna stampa. L’occasione sarebbe stata propizia, fu detto, anche per rendere agibile la Curva Nord, restituendo ai tifosi uno spazio inutilizzabile ormai da anni, con l’installazione dei tornelli. Si sarebbe dovuto intervenire anche sull’impianto di illuminazione. Le opere, in pratica, che si “riannunciano” oggi. Il termine dei lavori era previsto per la fine del 2018. Di quanto annunciato con la solita enfasi è stato poi realizzata solo l’installazione dei seggioloni e poco altro. Il resto degli interventi non furono più avviati.
Dopo qualche anno, grazie alla promozione in A che li impone con urgenza, si annunciano come ennesimo miracolo quegli interventi già promessi e mai realizzati e che solo ora con estremo ritardo si spera saranno terminati per l’avvio del campionato. Si riesce, dunque, a “vendere” come una nuova conquista ciò che già in passato era dato per certo, senza scusarsi del ritardo, senza spiegare i motivi per cui non furono utilizzati del tutto i fondi delle Universiadi (o dove furono dirottati quelli annunciati), pensando di far leva ancora una volta sull’incapacità dei salernitani di ricordare “palle’ e promesse reiterate nel tempo e poi disattese. Si realizzino in fretta i lavori, lo si faccia in tempo utile per l’avvio della stagione agonostica, si facciano prevalere per una volta i fatti a chiacchiere e “canzonette”, evitando di dir grazie al “padrone” più volte per gli stessi fondi che la regione, tra l’altro, ha ricevuto a sua volta per l’organizzazione delle Universiadi al fine di ristrutturare gli impianti e non ha utilizzato in tempo utile. Meno show ed annunci, più fatti e rispetto per la città e la verità!
Roberto Celano – capogruppo FI