L’isola dei famosi: da Apicella a Berlusconi

Aldo Bianchini
HONDURAS – L’altra sera in diretta televisiva, su Rai/2, è andata in onda l’ultimo atto di una vergognosa escalation per “de relato” sulla figura e sull’immagine dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. E dire che l’ex premier non c’era e, forse, direttamente non c’entra neppure, anche se c’entra, e come, in maniera massiva a causa del comportamento a dir poco cafonesco e fuori delle righe tenuto da uno dei suoi amici di vecchia data. Parlo di Mariano Apicella, il cantante napoletano che musica e canta le ridicole canzoni di Berlusconi, e della sua performance sul set dell’Isola dei Famosi in Honduras. Su quella spiaggia l’altra sera si è consumato uno degli atti più deplorevoli che una persona possa commettere. Basta solo pensare al fatto che Apicella ha dato del “ricchione” a Malgioglio, e lo ha detto con un frasario tutto squallidamente napoletano in modo da deturpare ancora di più quella parola che già di per se è alquanto disgustosa. Ma cosa c’entra Mariano Apicella, la sua cafoneria e la sua rutilante maleducazione? C’entra e come!! Avvertendo assoluto disagio di fronte a quelle farneticanti parole di Apicella mi sono chiesto, da cittadino prima ancora che da giornalista, come può aver fatto un personaggio politico che per circa due decenni ha incantato le platee italiane, che ha raccolto suffragi elettorali impressionanti, che ha governato il paese direttamente per circa dieci anni e indirettamente per altri dieci, che ha incontrato capi di stato di tutto il mondo, che ha cenato con Bush e con Obama, che è andato in vacanza con Putin, che ha ospitato Gheddafi e gli altri capi di stato e dittatori del nord Africa e del Medio Oriente, a scegliere come suo amico personale un personaggio come Mariano Apicella. La colpa, beninteso, non è di Apicella ma solo e soltanto di Silvio Berlusconi che, molto verosimilmente, non avrebbe dovuto neanche stringere la mano ad un personaggio così negativo come Apicella che gli ha arrecato danni su danni.. Il guaio della situazione è che l’ex premier, probabilmente, non ha mai smesso di pensare che dall’alto del suo immenso impero economico tutto poteva e tutto può. Sbagliato, assolutamente sbagliato, pensare questo fin dal momento in cui nel lontano 1994 è sceso in politica; purtroppo l’ex premier non si è mai allontanato da questo clichè. E paga tutte le conseguenze dei suoi marchiani errori, e continuerà a pagare dopo gli sbeffeggiamenti ricevuti dalla Merkel e da Sarkozy. A volte basta un piccolo particolare per far proiettare una luce sinistra su un personaggio, e Berlusconi è un personaggio, che diverse cose buone ha comunque fatto e proposto a livello popolare e nazionale, a meno di non pensare che le decine di milioni di elettori che lo hanno votato siano tutti degli idioti. Non so come andrà a finire la querelle apertasi sul set televisivo honduregno dell’Isola dei Famosi, il povero conduttore Nicola Savino che da poco ha sostituito la Ventura non è riuscito a buttare acqua sul fuoco delle polemiche. Comunque sia, comunque la si veda, in Honduras è andata in scena l’ennesima mazzata micidiale all’immagine dell’ex premier Silvio Berlusconi. Alla prossima.

8 thoughts on “L’isola dei famosi: da Apicella a Berlusconi

  1. Ho smpre pensato che il male più grande che Berlusconi ha procurato all’Italia è quello di aver trasformato la politica in tifo da stadio per cui quei milioni di Italiani di cui parli votavano e votano a prescindere.
    Da questo ne deriva l’accettazione di tutte le “porcherie ” cui abbiamo assistito e la totale vacuità dei rappresentanti locali e nazionali della Destra. In fondo non è mica colpa della Sinistra se la cultura sta tutta da quella parte. Noto comunque con piacere che comincia un certo revisionismo di questo periodo oscuro e oscurante.

  2. Gentile Enzo, concordo sostanzialmente cin il suo commento. Dissento, però, sul fatto che “la cultura” sia tutta dalla parte della sinistra che è stata soltanto più intelligente nello sponsorizzarla di più e meglio. Anche perchè l’eventuale assenza di cultura non è e non può essere direttamente proporzionale alla vacuità politica. Colpa, forse, anche del fatto che la destra non ha mai avuto le cosiddette “scuole di partito” della sinistra, almeno non le ha avute a livello scientifico. Per quanto riguarda l’articolo e il giornalista (che conosco da tempo) dobbiamo tutti riconoscergli una certa indipendenza ed equidistanza, solo così possono essere scritti gli approfondimenti che quotidianamente leggiamo su questo giornale. Peccato che sia locale ed online, forse meriterebbe di più.

  3. x Paolo. Quando dico che la cultura sta a sinistra è solo per rimarcare il falso revisionismo in atto da vent’anni a questa parte. Sono stato e sono un fan di Montanelli e della Fallaci. Quanto ad Aldo Bianchini penso di stimarlo molto più di te ma non posso non rimproverargli il fatto che spesso dà l’impressione di omettere intenzionalmente qualcosa per non doverne dire altre. Grazie comunque dell’intelligente commento. Era ora.

  4. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.Berlusconi avrebbe dovuto rispettare la Politica perchè è un Tempio di valori,comportamenti e storia che esige rispetto a prescindere.Ve lo ricordate quando faceva cucù alla Merkel etc etc.Stomachevole anche il suo modo di vestire.Un Premier non mette la bandana etc etc.Però resta un personaggio genuino e simpatico che tutti vorrebbero avere per amico….e Apicella c’è riuscito! Ma…non solo Apicella intelligenti pauca!

  5. Mi piacciono i commenti a questo articolo del solito Bianchini che riesce a far sempre discutere. Sarà pure genuino e simpatico, come dice S.Memoli, ma la cosa più sconcertante è che da lui ci si aspettava un atteggiamento diverso perchè proveniente dal mondo dell’imprenditoria privata. Invece è caduto nella trappola in cui tutti i “grandi politici” sono precipitati: circondarsi di persone non all’altezza, non degne e qualche volta anche palesemente pericolose sul piano giudiziario. Alla fine queste cose si pagano.

  6. Berlusconi paga per le sue tante colpe, giusto così. Ma il guaio di questo Paese è che la politica, le istituzioni ed anche la nagistratura, evidenzia ruoli di altissima responsabilità occupati per mestiere e non per meriti. C’è gente che sta in Parlamento da una vita senza aver avuto mei un reale rapporto con la vita normale e con il mondo del lavoro. Sarebbe bello, ad esempio, che ogni carica di alta responsabilità venisse occupata per non più di due mandati elettorali, diciamo dieci anni in tutto per non correre il rischio che diventi mestiere, con tutti i pericoli e le derive connesse. A proposito di Apicella è davvero una perspona sgradevole; ho assistito alla puntata dell’Isola dei Famosi e dò ragione a Bianchini.

  7. Ed anche per “carrierismo” aggiungerei al commento di Emilio. Il nostro è, forse, l’unico Paese al mondo in cui ognuno che va a governare deve fare i conti con i Ministeriali, con i Direttori Generali e con i Dirigenti, che sono sempre gi stessi, da sempre. Difficile, molto difficile fare qualcosa di buono. MA questo Berlusconi lo sapeva benissimo ma imperterritamente si è circondato anche lui di gente da “quattro denari” ed è caduto, come meritava e nella maniera più roboante.

  8. Non credo che la scelta di un amico dipenda dalla cultura,altrimenti quando si conosce qualcuno dovremmo fargli il sesto grado,e poi …se il quoziente intellettivo è almeno 100 gli faremo la grazia di accettarlo come amico.Forse Apicella è stato l’unico a capire le sue goliardate e non giudicarlo.Questo non toglie che Apicella sia un emerito imbecille.

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