UN ANNO DI VITA DEL CORO DIOCESANO

Alfonso D’Alessio

“Chi canta prega due volte”
affermava Sant’Agostino!  E’ sicuramente
avendo presente anche questo che nel 2011 nasce il Coro dell’Arcidiocesi di
Salerno Campagna Acerno. Un’iniziativa che si concretizza dall’incontro della
volontà dell’Arcivescovo Monsignor Luigi Moretti con l’opera encomiabile di
Remo Grimaldi e dei tanti coristi. Storia breve, ma intensa quella del coro,
che in questo mese di febbraio ha compiuto il primo anno di vita. L’obiettivo
che lo guida è quello di animare le principali liturgie diocesane. Fa propri
gli strumenti di ogni cristiano, quelli cioè della preghiera e dell’ascolto della Parola di Dio traducendola nel vissuto quotidiano pure attraverso il linguaggio universale della musica sacra e del canto. Il livello qualitativo di tutto rispetto raggiunto in questo anno, si riscontra anche nella collaborazione che ha con il Coro della Diocesi di Roma diretto da Marco Frisina. Prezioso e apprezzato anche l’apporto che ha dato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid quando una rappresentanza dello stesso ha contribuito all’animazione della liturgia presieduta da Benedetto XVI. La musica e il canto sono parte integrante della vita liturgica della Chiesa e
partecipano del fine ultimo che è la gloria di Dio, la santificazione ed edificazione dei fedeli.  Nonostante ipronunciamenti del Concilio Vaticano II e del Magistero dei Papi circa l’importanza da attribuire alla musica sacra nella liturgia, a volte si assiste a dei momenti di difficoltà. Non è raro imbattersi in cori o duetti, o anche a soli di chi, animato comunque da buona volontà, da lodevole impegno e dotato di
buona fede, tradisce lo spirito comunitario del canto e finisce con dare testimonianza più della propria bravura, presunta o reale che sia, piuttosto che di integrazione nell’assemblea che diventerebbe così voce unica di lode al Signore. Questo rende evidente come al canto occorre prepararsi e formarsi, e come il coro debba essere guida del canto dell’intera adunanza che vive l’azione liturgica. Ecco perché  il coro
diocesano ha degli impegni prestabiliti e cadenzati di formazione, le famose “prove di canto”. Ovviamente è una realtà molto articolata che si basa sulla dedizione e servizio di molti che sacrificando il proprio tempo libero donano un servizio qualificato a tutta la comunità diocesana. Li ringraziamo, incoraggiamo e sosteniamo con la vicinanza di tutti.

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