Di Maurizio Basso
(candidato a sindaco di Salerno per “Movimentiamoci insieme”)
SALERNO – Dopo gli episodi di sabato sera ne approfitto per condividere nuovamente un post di alcune settimane fa. Tutto ciò si ottiene quando si indebolisce l’istituzione della scuola, si elimina lo sport, non si costruisce un nuovo programma sociale e si fa finta che i giovani possano essere chiusi in un ripostiglio come degli oggetti. EMERGENZA GIOVANI Nelle scorse settimane sono stati registrati degli episodi preoccupanti un po’ in tutta Italia.
I protagonisti di tali vicende sono stati dei giovanissimi, artefici di vere e proprie sommosse scatenate nelle periferie di Milano e nei quartieri centrali di Roma.
Il fatto che ciò si sia accaduto in altre città non ci autorizza a sottovalutare i problemi di fondo attraversati anche dalla realtà salernitana.
Ma quando si capirà che questa crisi ha dato il colpo di grazia a una generazione già gravemente compromessa?
La politica cittadina è lontanissima da questa problematica e non si sta interrogando sul da farsi.
L’abbandono scolastico sta toccando dei massimi storici e le università italiane sfornano pochi laureati.
La credenza che dipinge i giovani italiani come un esercito di laureati inutili è ormai una frottola, una storiella raccontata da qualche vecchio ministro sprovvisto di diploma.
La verità è che siamo uno dei paesi che in Europa sforna meno laureati.
La rabbia è crescente tra i giovanissimi, in maggioranza minorenni e spesso ciò si manifesta attraverso la violenza. La politica sa soltanto reprimere ma non costruire delle opportunità.
Lo sport era quasi morto già prima che arrivasse il virus, la cultura non è mai stata promossa, i centri di aggregazione sono stati trasformati in strade e vicoletti della movida e poco più.
La nostra lista vuole muoversi per creare nuove strutture sportive e centri per supportare le associazioni sportive, artistiche, culturali e sociali. L’obiettivo è che tali organismi possano portare avanti dei progetti e dei programmi sul territorio. I giovani vanno aiutati e non semplicemente repressi.