Da Mario Argentino (portavoce)
Il presidente della Regione Campania ha trovato ancora una volta il modo di scagliarsi contro gli ultimi, lavoratori e lavoratrici precarie, facendo capire che preferisce allinearsi alla vulgata della destra becera e conservatrice secondo la quale la disoccupazione crescente è colpa dei disoccupati e non di un sistema marcio che tende ad arricchire i ricchi portando alla fame chi ha pochi mezzi.
De Luca dice che la gente piuttosto che spaccarsi la schiena per quattro spicci preferisce stare a casa a ricevere il reddito di cittadinanza. Ha ragione, ma questo è proprio il motivo per cui bisogna difendere il Reddito di Cittadinanza senza se e senza ma, cercando anzi di farlo diventare il primo mattone di una nuova politica di redistribuzione.
Il lavoro, lo dice la Costituzione, deve garantire condizioni di vita dignitose.
I 700 euro del reddito vengono percepiti da pochissime persone, la media è tra i 400/500 euro, che nella nostra città non bastano neanche per affittare un monolocale. Infine, in tutte le altre città i percettori di reddito sono stati coinvolti in servizi di pubblica utilità, qui a Salerno non è accaduto, eppure lamentiamo una cronica carenza di personale e la relativa inefficienza.
Caro De Luca, nel suo mondo i figli degli industriali fanno gli industriali, nel nostro anche il figlio dell’operaio vuole diventare dottore, e deve poterlo fare, senza essere vittima di ricatto.
Salerno, 15 maggio 2021
Consigliere Comunale di “Salerno di Tutti” Gianpaolo Lambiase
Coordinatrice Provinciale “Sinistra Italiana” Rosita Gigantino