Settimana fitta di impegni per l’Unione Europea che culminerà nel week-end. Dopo un iter piuttosto lungo, durato mesi, si è firmato il Trattato che ha previsto l’allargamento del fondo Salvastati a 500 miliardi di Euro, ufficializzata Mercoledì dal presidente Van Rompuy. Un iter che vedeva opporsi da un lato la Germania, tenacemente contraria e dall’altro Francia ed Italia, per trovare una soluzione concreta alla crisi del debito pubblico di molti stati membri.
Il nuovo Fondo Salvastati, chiamato Esm, acronimo di European Stability Mechanism – Strumento di stabilità europea, avrà una capacità di 500 miliardi di Euro, il cui scopo sarà quello di assicurare la stabilità finanziaria dell’Eurozona e garantire i mercati finanziari e gli investitori in caso di un eventuale tensione di liquidità per i titoli pubblici di uno stato membro.
L’Esm avrà sede in Lussemburgo, una delle capitali storiche dell’Unione, e interverrà a sostegno di quei paesi membri che avranno firmato il trattato del Fiscal Compact.
Questo secondo trattato, attualmente ratificato da tutti i paesi membri ad eccezione di Gran Bretagna e Repubblica Ceca, prevede il rispetto di una più rigorosa disciplina di bilancio per le nazioni che aderiscono. Nello specifico il Fiscal Compact prevede il rispetto di due regole:
– i paesi membri si devono impegnare ad mantenere il bilancio pubblico in equilibrio, con al massimo un disavanzo dello 0,5% rispetto al Pil. Un passo avanti rispetto al trattato di Maastricht che prevedeva un rapporto deficit Pil del 3%.
– l’obbligo entro cinque anni di riportare il rapporto Debito/Pil entro la soglia del 60%
A vigilare sul rispetto dei bilanci degli stati sarà la Corte di Giustizia Europea che provvederà ad ammonire il mancato rispetto degli obiettivi; ci saranno, ovviamente, delle eccezioni nel caso in cui il rapporto Debito/Pil sia eccessivamente elevato, come nel caso dell’Italia, il cui obbligo di contenimento del rapporto Debito/Pil sarà dilazionato in un periodo più lungo, e la possibilità di andare oltre la soglia dello 0,5% del rapporto Deficit/Pil nel caso in cui uno stato membro dovesse trovarsi in una fase recessiva particolarmente acuta.
Dopo la firma del trattato si prevede un fine settimana di intenso lavoro per i Governi Europei, per l’implementazione definitiva dell’Esm e per reperire i fondi necessari alla sua costituzione. Il Cancelliere Merkel si è recato questo fine settimana in Cina, dove ha incontrato il premier Wen Jibao e una delegazione di imprenditori cinesi interessati a stringere accordi commerciali con l’Unione Europea; un incontro per ottenere un contributo in termini finanziari da parte del Governo di Pechino per il fondo Salvastati; servono infatti ancora 15 Miliardi per scongiurare il pericolo insolvenza della Grecia, e dare un’iniezione di fiducia ai mercati finanziari e agli investitori. A Marzo, infatti, scadrà un’obbligazione greca per un importo di 14,4 miliardi di Euro e andrà ristrutturato il debito con i creditori onde evitare il default del paese e scongiurare l’effetto domino che coinvolgerebbe nel breve anche il Portogallo.