La redazione
SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Angelo Rispoli (segretario generale della Fiadel provinciale) in merito alle vicende interne ed esterne di Salerno Pulita; un comunicato dal contenuto alquanto condivisibile:
- Orgoglio e senso di responsabilità per Salerno Pulita. Queste sono le caratteristiche dei lavoratori di Salerno Pulita. Molti di loro hanno fondato questa società quando la stessa rappresentò la scelta di dare ai soci delle cooperative una certezza di reddito e di lavoro. In questa battaglia di civiltà l’amministrazione con l’allora sindaco, Vincenzo De Luca, diede il proprio contributo creando nei fatti una società che ha da un lato garantito stabilità e dignità ai lavoratori evitando sotto-salario e lavoro nero, ma dall’altro si è rivelato un efficiente strumento di tutela del territorio per una Salerno sempre più decorosa e vivibile. A nessuno è consentito sparare attacchi gratuiti, strumentalizzando spesso episodi come quelli che riguardano il centro storico, dove è chiaro che il vero problema è rilanciare la raccolta differenziata ma soprattutto svolgere un’attività reale di controllo che permetta di evitare la creazione di micro discariche, con deposito dei rifiuti che avvengono spesso in maniera incontrollata e fuori dall’orario consentito. Quello che oggi sta avvenendo con le dimissioni del presidente Ferraro, non è più tollerabile, allo stesso va il ringraziamento di aver gestito sulla scia dei predecessori un ragionamento di una società industriale, con piani produttivi certi e con l’obiettivo di una stabilità occupazionale. Ciò nonostante, non è pensabile che vi sia una tale precarietà di amministratori, non se lo può permettere la società e non se lo può permettere la proprietà che è esclusiva del Comune di Salerno. I lavoratori di Salerno Pulita amano la loro città e lo dimostrano quotidianamente con il loro impegno e non si può permettere a nessuno di speculare, strumentalizzando episodi singoli ammesso che gli stessi siano realmente avvenuti. È ora che l’amministrazione comunale di Salerno, che rappresenta la proprietà della società, intervenga e rompa gli indugi dando un assetto stabile all’azienda. Lo chiede la città, lo chiedono i lavoratori, lo chiedono le organizzazioni sindacali.