Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Roma ,18 marzo 2021. Gli utenti vengono bersagliati da offerte commerciali la cui convenienza esiste solo sulla carta, pratiche scorrette che danneggiano gli utenti. I propri dati personali vengono condivisi per finalità diverse rispetto a quella per la quale sono stati raccolti. Il consumatore deve essere sempre libero di prestare o negare il consenso all’accesso ai dati personali da parte di soggetti terzi e per poterlo fare deve essere adeguatamente informato.«Non sono state fornite informazioni adeguate sul trattamento dei dati degli utenti e sulle modalità e i criteri di selezione dei preventivi». L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ,l‘Antitrust, ai sensi dell’art. 18 del Codice del Consumo, ha comminato due milioni di euro di sanzione alla società del gruppo Telepass spa o TE e Telepass Broker srl TB per una pratica commerciale scorretta riguardante la distribuzione di polizze Rc auto. La sanzione riguarda la distribuzione di polizze assicurative Rc Auto tramite la propria App, a favore dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard.Le due società hanno condiviso le informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazione con cui hanno concluso contratti di distribuzione di polizze , senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, a fini commerciali, ed ha violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea. L’informazione fornita in sede di presentazione del servizio si limitava a enfatizzare la semplicità, la velocità e la convenienza economica della procedura, ma non che i dati venivano utilizzati da Telepass per finalità commerciali diverse rispetto a quelle per cui erano raccolti, ossia la fornitura del preventivo.I clienti Telepass non hanno ricevuto una chiara informativa sull’effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull’app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate. Secondo l’Antitrust le società non avevano neppure fornito informazioni sui criteri e sui parametri seguiti per la selezione del preventivo proposto, necessari invece per una scelta consapevole da parte dei consumatori. Le condotte riguardano pertanto l’assenza di informativa circa la gestione, la conservazione e il trasferimento dei dati dei clienti dalle compagnie assicurative partner a Telepass.L’assenza di indicazioni sulle modalità, sulle procedure, sui parametri di riferimento e di selezione del preventivo RC Auto proposto, vengono enfatizzate la particolare facilità e convenienza della proposta effettuata attraverso l’APP, senza indicare i criteri, i parametri di riferimento e le procedure di scelta della compagnia e del preventivo proposto. Telepass e TB, riportando in maniera presuntivamente ingannevole ed omissiva informazioni rilevanti circa l’acquisizione dei dati dei clienti e le modalità e le procedure adottate ai fini del preventivo delle polizze RC Auto, inducono in errore i consumatori spingendoli ad assumere una decisione di natura
commerciale che non avrebbero altrimenti preso.