Franca Cancro
(docente cattolica)
TEGGIANO – Lo svolgimento del Festival di Sanremo , manifestazione popolare che appartiene al patrimonio di ricordi individuali e familiari del popolo italiano, evento spesso contestato, irriso o snobbato,ma da sempre espressione della vena musicale e canterina del nostro dna,ha provocato in me e in tanti altri cittadini cattolici un senso di profondo sconcerto ed umiliazione. Voglio partire dal Segno di Croce con cui il conduttore Amadeus ha “osato” dare avvio alla manifestazione, gesto che gli é valso un buon numero di ingiuste critiche da più parti, e voglio leggere in quel gesto una sincera, interiore adesione alla nostra Fede. Per questa ragione non posso che formulare ad Amadeus questa domanda: “Gentile Conduttore, ritiene, in coscienza, che le piume, le corone di spine, le lacrime di sangue, il Cuore di Gesù e gli Angeli oscenamente resi oggetto di vilipendio e dissacrazione blasfemici da personaggi che LEI ha invitato, che LEI ha voluto co-conduttore ed ospite fisso delle serate, siano compatibili con quel lodevole segno di Croce? Era già a conoscenza del blasfemo burlesque ? O è stato anche per Lei una tragica sorpresa ? … E se é stata una sorpresa di fronte a quell’orrendo spettacolo … il Suo cuore, devo presumere di Cattolico, non ha avuto nessun fremito di sdegno, nessun empito di dolore? Se e’ cosi quel gesto non Le appartiene, quel gesto presuppone Fede, dunque veemente sdegno ! … e un repentino cambio di programma ! Lei crede davvero che la coscienza dei sinceri Cattolici sia una balena spiaggiata, arenata nelle sabbie mobili del “politically ed ecclesiastically correct”? della fratellanza e del dialogo a senso unico ? Crede davvero che i Cattolici siano, ormai, paciosamente, vigliaccamente disposti ad accettare tutto perché in fondo, secondo l’imperativo categorico del momento “quel che conta é l'”Amore”?
Crede, in coscienza, che gli ultimi decenni della nostra miserevole storia, contrassegnati da atti di irrisione e violenza inaudita verso la Fede cristiana e il Cattolicesimo, le chiese incendiate nella laicissima Francia, un tempo “figlia amatissima della Chiesa”, le statue deturpate in ITALIA, i luoghi di culto oltraggiati, i tentativi di abolire le Croci, le uccisioni di sacerdoti e di fedeli possano lasciare indifferenti i sinceri Cattolici, quelli che non si riconoscono nell’appellativo di ” Cattolici adulti “?
L’amarezza, il senso di frustrante umiliazione che ci ha invaso di fronte a rappresentazioni il cui tenore stento a definire con un aggettivo idoneo, è stato acuito dal silenzio di parte delle alte gerarchie …. a questi sentimenti si è aggiunto poi il doloroso stupore per il compiacimento, diffuso in un tweet, dell’Esimio, coltissimo Cardinal Ravasi a cui “piace il rap”. A tanti di noi dispiace, sinceramente, dover osservare che in quella sagra di orrori blasfemici, l’unica cosa su cui disquisire sia apparsa al Cardinale il rap di Madame, un lungo monologo di banalità che …. Gli é piaciuto. Il tweet del Cardinale ha reso più cocente l’amarezza … Sua Eminenza mi perdoni, sono una Cattolica di quelli piccoli … ma quella corona di spine così volgarmente ostentata sulla testa di Fiorello, in questi giorni che precedono la Passione di Nostro Signore, non può non interrogare tutti, credenti e non credenti, e svegliarci dal letargo spirituale che i fautori del pensiero unico aspirano a rendere sonno profondo delle coscienze …. Questi tristi pensieri sono, poi, stati, in parte, fugati dalla voce forte del Vescovo di Sanremo Monsignor Suetta che SI È INDIGNATO E SI È DISSOCIATO DAL CONFERIMENTO DEL PREMIO “CITTÀ DI SANREMO” A FIORELLO IL CUI NOME È TINDARO ROSARIO.
Non si può ignorare, e Fiorello non doveva ignorare, che il suo nome racchiude una storia, una spiritualità millenaria offesa da quella corona di spine. GRAZIE, GRAZIE DI CUORE ECCELLENZA!
Quel doloroso senso di abbandono si è alleggerito grazie a Lei, e ho pensato …: “il Cattolicesimo è vivo e forte … Pasqua sta per arrivare … e Cristo ci vuole GIOIOSI E FORTI … COMBATTENTI NEL NOME DELLA VERITÀ !
Si crogiolino pure gli osannati “artisti” nei loro balletti dissacranti, senza accorgersi di danzare sulle rovine di una fulgida civiltà, la civiltà di cui sono irriverenti figli, irridano pure selvaggiamente quei simboli, quelle statue, quelle Croci che avranno forse raccolto le preghiere delle loro madri senza accorgersi di stare irridendo loro stessi … Per loro una proposta: se, con le vostre piume e i vostri lustrini e i NOSTRI SIMBOLI davvero ritenete di aver agito in nome di una fantomatica “libertà dell’Arte”, non abbandonate la vostra missione ma cambiate bersaglio, al prossimo festival scegliete un’altra fede, un’ altra civiltà, altri simboli, quelli propri di chi ritiene la musica un’attività peccaminosa, tratta le donne come esseri inferiori, lancia gli omosessuali dai palazzi piu’ alti, divide la società in caste, nega all’Arte qualsiasi libertà, uccide i giornalisti non allineati, di chi legittima pratiche tribali, il matrimonio delle bambine, la lapidazione e la crocifissione, di chi perseguita i Cristiani, di chi compra la reazione tiepida dei media con la forza dei petrodollari. … o di quei “miti” selvaggi che venerano la “Madre Terra” ma praticano, OGGI, infanticidio e cannibalismo … SIATE CORAGGIOSI … ideate un burlesque sui simboli di una di queste fedi o perverse credenze.
Dileggiare, per un po’ di audience in più, il Sacrificio estremo di chi É NATO TRA NOI, PER REDIMERCI É , DAVVERO, UN ATTO DI ESECRABILE CODARDIA ! QUOS DEUS PERDERE VULT, DEMENTIAT PRIUS .