Aldo Bianchini
SALERNO – Il 3 gennaio 2021, in epoca assolutamente non sospetta, ho scritto sempre su questo giornale che le elezioni amministrative di quest’anno (si terranno tra il 15 set. e il 15 ott.) saranno condizionate moltissimo dalle opere pubbliche che l’attuale compagine che amministra la città saprà presentare alla vasta platea di elettori.
Tra i tanti lavori completati e/o in corso di realizzazione e semplicemente in fase di progettazione, c’è un lavoro che più di tutti potrebbe colpire in senso positivo; alludo al grande lavoro di rinascimento delle spiagge di Mercatello che dovrebbe ridisegnare completamente la città spingendola verso un progresso, anche turistico e non solo residenziale e commerciale, che non si vedeva dai mitici anni ’60, quando un po’ tutto il Paese pensò di aver “toccato la Luna” per l’imponente progresso tecnologico ed economico che era stato registrato nell’immediato secondo dopo guerra.
Ma in cosa consiste il lavoro di rinascimento delle spiagge di Mercatello ?
- Il progetto è stato ideato e sviluppato come RUP e project-manager nell’ambito del più vasto è ambizioso “fronte del mare” dall’ing. Lorenzo Criscuolo (prima al comune, poi alla provincia ed ora in pensione) nel lontano 2006/2008. Il progetto fu esposto, come opera più importante, alla seconda mostra internazionale del paesaggio alle Canarie (Spagna) dove fu premiato. Il Pais di Madrid pubblicò molti articoli anche in prima pagina. Si tratta di un progetto con interventi pubblici (le dighe soffolte ed il ripascimento) e privati (project-financing). Tutto nacque quando con il Comune riuscimmo a sostituirci alla Provincia (dice Criscuolo); ma dopo il 2010 tutto si fermò per anni anche a causa del passaggio, non poco traumatico, dello stesso Criscuolo dal Comune alla Provincia; in effetti per una fatale e ferale combinazione l’autore del progetto si trovò escluso dal suo stesso progetto con grave nocumento a tutta l’azione costruttiva che era già stata posta in essere. Al momento, cioè quello che vediamo passando per il lungomare di Mercatello, non è che una realizzazione parziale dei lavori da fare, addirittura sono le parti più facili del progetto (che già sono abbastanza esaustive) trattandosi di normali appalti. La parte più importante ed interessante sono i project che erano e sono molto innovativi. Furono studiati con i progettisti spagnoli vincitori del concorso e con la società di consulting di Romano Prodi. Ancora oggi si tratta di avanguardia.
Ebbene su questo che sembrava dover essere un lavoro pubblico capolavoro di questi ultimi anni ecco che arriva, come da copione già visto, l’ombra di un’accusa che al momento è soltanto una ipotesi investigativa sorretta da indicazioni scientifiche: nella sabbia bianca utilizzata per il rinascimento potrebbe essere amianto in polvere.
Se vera è una cosa pericolosissima non solo per i bagnanti ma per tutti i residente della zona di Mercatello che si affaccia sulla zona di mare interessato al ripascimento.
La strada è lunga, l’inchiesta (già annunciata dal quotidiano “le Cronache”) nelle mani della magistratura; bisogna soltanto forzare i tempi per dare a tutti concrete e ravvicinate risposte.